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FANO - Soddisfazione per avere rimosso mezza tonnellata di rifiuti, amarezza per gli abusi che argini e sentieri lungo il Metauro devono sopportare. Mobili, sdraie, vestiti, scarpe e molto altro tra il bottino raccolto dal gruppo di volontari espresso da Legambiente circolo Idefix, Argonauta, Casa Archilei, Puli.amo Fano, Lupus in fabula, For.bici, Fiab, Pronatura e Fanounimar, le associazioni coinvolte nell’operazione.
Il grosso dei rifiuti, che sono stati debitamente differenziati, era concentrato in un’area a pochi metri dalla riva trasformata in discarica. «Il fiume deve tornare ad essere un luogo tutelato e rispettato dai cittadini» l’appello rilanciato al termine dell’iniziativa dai promotori, che tornano a denunciare alle autorità una serie di comportamenti illegali favoriti anche dal libero accesso.
C’è stato però spazio per il buonumore, con il pic-nic in pineta e i premi per il rifiuto più ingombrante (una rete da letto in ferro e legno), quello più singolare (due Playstation 2 complete di memory card, dischi, joystic e cavi), il più inquinante (ex aequo vecchie batterie e un flacone di detersivo ancora pieno) e il più inquietante (una vecchia audiocassetta con canzoni di ispirazione fascista).
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Corriere Adriatico