Tundo lascia di nuovo a piedi gli alunni: scuolabus senza assicurazione, Comune costretto a pagare

Tundo lascia di nuovo a piedi gli alunni: scuolabus senza assicurazione, Comune costretto a pagare
FANO - Ancora una volta la precaria situazione finanziaria della Tundo rischiava di fare restare a piedi i 500 bambini che ogni giorno usufruiscono del trasporto scolastico. E per...

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FANO - Ancora una volta la precaria situazione finanziaria della Tundo rischiava di fare restare a piedi i 500 bambini che ogni giorno usufruiscono del trasporto scolastico. E per un giorno questo è effettivamente accaduto, dato che la ditta non è riuscita a rinnovare l’assicurazione per gli 11 scuolabus impiegati nel Comune di Fano.

 

Ancora una volta è stata l’Amministrazione comunale a farsi carico dell’onere seppure per pochi giorni fino all’inizio delle vacanze natalizie. Venerdì il servizio è stato sospeso, ieri è ripreso regolarmente. «In vista della scadenza – ha dichiarato l’assessore ai Servizi educativi Samuele Mascarin - già nei giorni scorsi avevamo invitato la Tundo a mettersi in regola; Giovedì scorso abbiamo capito che non lo aveva ancora fatto e che non ci sarebbe stato il tempo per mettersi in regola. Allora ci siamo attivati noi e abbiamo rinnovato la polizza seppure per pochi giorni, allo stesso tempo abbiamo comunicato alle famiglie che l’indomani, ovvero nella giornata di venerdì, gli scuolabus non sarebbero stati disponibili. Dopo aver verificato che l’azienda non sarebbe stata in grado di pagare le assicurazioni, abbiamo rinnovato le coperture, in modo che almeno nella giornata di sabato il servizio sarebbe ripreso. E così è stato».
In realtà questo non è l’unico episodio: nelle settimane precedenti, infatti, il Comune di Fano si era fatto carico del costo del carburante, del costo della sostituzione dei pneumatici, di quello relativo alla manutenzione, nell’ottica di garantire un servizio di sicurezza; ad un cero punto si è arrivati anche a pagare gli stipendi comprensivi di tredicesima, quattordicesima e Tfr ai dipendenti. Perdurando una serie di inadempienze, al momento il Comune ha reagito inviando solo una diffida.

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Corriere Adriatico