Fano, Riccardo Shawo, oggi l’autopsia del trentenne trovato morto nel letto. Onda di emozioni sui social

Fano, Riccardo Shawo, oggi l’autopsia del trentenne trovato morto nel letto. Onda di emozioni sui social
FANO E’ stata fissata per oggi l’autopsia che dovrà chiarire le cause della morte di Riccardo Shawo, il 30enne trovato sena vita domenica mattina, disteso nel...

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FANO E’ stata fissata per oggi l’autopsia che dovrà chiarire le cause della morte di Riccardo Shawo, il 30enne trovato sena vita domenica mattina, disteso nel suo letto. Il giovane viveva in via dell’Abbazia, insieme ai genitori, a pochi passi dalla sede del commissariato di Fano. E’ stato proprio il padre Sergio, avvocato molto noto, a trovarlo e a dare l’allarme. 

Ricoverato per 45 giorni

Riccardo, figlio unico, aveva una grande passione per l’attività fisica. Gestiva una palestra in via Fanella, lui stesso era istruttore di sala pesi, personal trainer, insegnante di thai boxe, una disciplina di cui ben presto Riccardo ha acquisito la cultura e lo stile. Aveva tanti tatuaggi a sottolineare la sua muscolatura scolpita. L’esame autoptico stabilito dalla procura (pm Letizia Fucci) darà una risposta al perché di questa morte così prematura, cercando di appurare in particolare se si tratti di una morte naturale improvvisa o determinata da altra causa. Riccardo nel giugno del 2020 aveva raccontato sulla sua pagina Facebook di essere uscito da un periodo complicato, dovuto a un disturbo respiratorio. «A fine gennaio mi sono ritrovato su un lettino della sala di rianimazione di Ancona con una mediastinite e una spondilodiscite, avevo un tubo in bocca e non riuscivo a parlare sono rimasto lì dentro fino al 13 marzo». Una degenza lunga, da cui si era ripreso ed era tornato il guerriero di prima. Riccardo Shawo apparteneva a una famiglia di origini irachene arrivata a Fano dagli anni Ottanta, integrandosi perfettamente nel nostro territorio. Della sua passione per il bodybuilding aveva fatto una professione, facendosi apprezzare per la proposta di un cammino che non agiva soltanto sull’esercizio fisico, ma anche sullo stile di vita.

La sua morte improvvisa, appena la notizia si è propagata, ha lasciato tutti coloro che lo conoscevano senza parole; increduli di come un giovane esuberante che sembrava in perfetta salute, possa morire dalla sera alla mattina senza una apparente ragione. Tanti gli hanno voluto tributare un messaggio di affetto sui social. «Un ragazzo dall’aspetto forte ma con un cuore d’oro» dice Jessica. Cordoglio anche da tutto il team della Phoenix Boxe di Fano «per la dolorosa perdita». Per Rodolfo una persona in grado di sorprenderlo «ogni giorno in modo diverso, che non si aspetta nulla in cambio, che si accontenta di un nostro sorriso. Forse non esiste un modo per ringraziare, o forse l'insieme dei nostri sentimenti è racchiuso dentro una semplice frase: ti voglio bene».

Le testimonianze

Gianluca lo descrive come «un ragazzo semplice, intelligente e ironico nei momenti giusti. Mancherai tantissimo». E ancora c’è chi prova «troppo dolore e rabbia dentro, non è giusto. Potrei dire 1000 cose ma niente mi ridarà il mio amico». E ancora: «Vorrei solo dirti grazie per l'amico che eri per me per tutto il bene che facevi a tutti. Aiutavi chiunque in silenzio senza chiedere mai niente a nessuno, solo chi ti conosce veramente sa quanto eri speciale». Al termine dell'autopsia la salma sarà restituita ai familiari che hanno fissato i funerali per giovedì alle 15 nella chiesa parrocchiale di San Cristoforo.

 

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Corriere Adriatico