OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
FANO Il tetto del palazzo comunale fa acqua e ormai sono più che maturi i tempi perché si ponga definitivamente rimedio al problema, dopo che già fra il 2015 e il 2016 erano stati eseguiti interventi di manutenzione parziale. Più esteso e radicale quello che verrà condotto nei prossimi mesi, ora che il progetto è stato approvato nella sua versione esecutiva.
Il bilancio triennale
700mila euro la cifra iscritta nel Piano triennale delle opere pubbliche e che si renderà necessaria per impedire che in futuro continui a piovere all’interno della residenza seicentesca, come accade sistematicamente in concomitanza con precipitazioni abbondanti. Quattro le aree individuate nell’elaborato prodotto dallo studio Paci, a partire dal corpo Nord di via San Francesco dove si agirà su entrambe le falde di copertura. Sul corpo Ovest, quello adiacente all’ex chiesa di San Francesco, il cantiere si concentrerà invece sulla falda che dà sul cortile, così come anche per il corpo Sud ma limitatamente alla parte corrispondente all’atrio, mentre per il corpo Est l’operazione interesserà l’intera falda interna che si affaccia sul cortile e una parte di quella che dà su via Nolfi.
Altro fronte di azione, sempre all’interno della sede municipale, quello del recupero della sala riunioni in uso alla polizia amministrativa. Per riparare le lesioni attribuite ad un cedimento delle fondazioni si opererà nei locali corrispondenti attuando un generale consolidamento, che permetterà anche il totale ripristino di ambienti al piano terra destinati alla fruizione da parte del pubblico e anche dei vani che accolgono i serbatoi anti-incendio. Sarà la pesarese Iter ad occuparsene per poco più di 90.000 euro. Sembra invece scomparsa dei radar l’idea controversa di ricostruire la copertura dell’ex chiesa di San Francesco, in funzione della quale un paio d’anni fa era stato anche commissionato uno studio all’Università Politecnica delle Marche mai reso pubblico.
L’ipotesi accantonata
Il costo dell’operazione, calcolato già all’epoca intorno al milione di euro, accanto alle suggestioni che questa struttura a cielo aperto continua ad offrire e che il progetto di light design attuato in queste settimane ha moltiplicato, devono avere indotto ad accantonare l’ipotesi di realizzare un nuovo tetto in acciaio e vetro, che comunque resta suggerita dall’esigenza di tutelare la stabilità complessiva del monumento e preservarne l’integrità degli elementi, minacciate dagli agenti atmosferici e più recentemente messe a repentaglio anche dal terremoto.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico