FANO - La pedinava nei luoghi che frequentava, si faceva trovare davanti alla sede di lavoro. La minacciava di morte e la costringeva di avere rapporti sessuali, spaventandola con...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE:
Ascoli, serre dell'azienda agricola squarciate con il coltello: raccolto da buttare
Ancona, pestaggio nel salotto della movida: l'aggressore incastrato dalle videocamere e da Facebook
Secondo l’accusa, lui l’avrebbe pedinata nel parco dei Passeggi, persino in chiesa, nei luoghi di lavoro e fuori casa per poi minacciarla ripetutamente. Tra le frasi utilizzate “Se non ubbidisci ti uccido e ti faccio a pezzi” o ancora “ti faccio un casino” riferendosi al suo lavoro. Ci sarebbe stata anche una giornata da record con ben 170 telefonate indirizzate alla donna, creando così nella ex uno stato di ansia e paura. Ieri mattina si è aperto il processo in tribunale a Pesaro con l’uomo assente, ma accusato di atti persecutori e violenza sessuale aggravata dal fatto che i due avevano una relazione. Sono stati ammessi diversi testimoni e l’udienza è stata aggiornata. In aula c’era anche la vittima che si è costituita parte civile. L’avvocato dell’imputato, Alessandro Pagnini sottolinea che nel corso del dibattimento “andremo a spiegare che la relazione non era del tutto finita. Si è protratta nel tempo tra rifiuti e riavvicinamenti”. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico