Si è spento Gianni Gentili: addio al presidentissimo nel giorno del debry tra le "sue" Alma e Vis

Fano, si è spento Gianni Gentili: addio al presidentissimo nel giorno del debry tra le "sue" Alma e Vis
FANO È stato un imprenditore fanese importante che ha acceso sì con il suo negozio di pellicce i desideri delle signore, ma lo è stato ancora di...

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FANO È stato un imprenditore fanese importante che ha acceso sì con il suo negozio di pellicce i desideri delle signore, ma lo è stato ancora di più per gli sportivi come presidente del Fano calcio, gestendo la gestione d’oro della squadra granata, a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta in cui è stata sfiorata la serie B.

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La scomparsa di Giovanni Gentili, chiamato da tutti Gianni, avvenuta all’hospice di Fossombrone sabato scorso all’età di 82 anni, dove era ricoverato per una patologia cronica, ha anticipato il giorno del derby più sentito dai tifosi, quello che ha visto ieri ancora una volta contrapposto il Fano calcio alla Vis Pesaro, e ha suscitato grande commozione.

 
È stato il più amato

Entrambe le squadre, a cui egli stesso ha restituito la forza di risorgere, ne hanno omaggiato la memoria con un minuto di silenzio. La società, compresi i tecnici, i giocatori e tutti i collaboratori dell’Alma, lo ha ricordato con grande affetto, esprimendo le condoglianze alla famiglia (Giovanni Gentili lascia la moglie e due figli). Ma sono stati tanti, gli amici, i tifosi che hanno voluto pronunciare parole di cordoglio: Gianni Boiani, allenatore della Berretti e poi /della prima squadra, lo descrive come una persona molto signorile, particolarmente disponibile al dialogo e al confronto. «Aveva – ha detto - la capacità di gestire le situazioni più felici quanto quelle più spinose con grande autorevolezza, non cessava mai di incoraggiare i suoi giocatori, era sempre molto presente anche con gli allenatori con i quali intratteneva un rapporto molto stretto. Il suo contributo risulta tra i più significativi negli annali sia del Fano che del Pesaro, dato che per poco non portò il Fano in serie B e riuscì nell’intendo di condurre la Vis dal campionato di Promozione a quello della C1». 
L’avvocato Giovanni Orciani è un amico di famiglia, ma da tifoso lo ricorda come “il presidentissimo” una persona che ha regalato tante emozioni, organizzando addirittura una partita Alma – Inter che ancora oggi tutti ricordano. Indimenticabile fu comunque il campionato 1980 – 1981, quando il Fano calcio militando in serie C, dall’alto della classifica in un confronto diretto con la Cremonese ebbe l’opportunità di fare il salto di categoria, mortificato da una decisione del giudice sportivo. 

Quella decisione ingiusta

Il portiere Santucci, infatti, fu colpito al capo da un’asta lanciata da un tifoso dalla curva cremonese e dovette lasciare il campo in barella. Si sperava di avere partita vinta a tavolino, ma la Caf la pensò diversamente, limitandosi ad applicare una multa da 150.000 lire alla Cremonese. Gentili continuò poi a presiedere la società fino al 1983, quando passò la mano ad Aristide Iacchini per approdare a Pesaro. Scrissero le cronache: “Pur non digerendo bene la tifoseria questo passaggio ai più diretti concorrenti, si deve riconoscere che Gentili ha lasciato una società sana ad un prezzo onesto, favorendo la successione”. La sua è stata la presidente del Fano calcio più lunga, al pari di quella recente di Claudio Gabellini: 9 indimenticati anni, dalla stagione ‘74/’75 a quella ‘82/’83. Il funerale non è stato ancora fissato.

 

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Corriere Adriatico