Fano, lavoratori in nero al porto Maxi multa e armatori sospesi

Fano, lavoratori in nero al porto Maxi multa e armatori sospesi
FANO - Presenze che non potevano sfuggire e che appariva difficile giustificare. Di chi si trattasse esattamente è stato però chiaro solo quando, intorno alle 7,...

Continua a leggere con la nostra offerta speciale:

X
MIGLIORE OFFERTA
ANNUALE
19 €
49,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1 €
4,99€
Per 3 mesi
SCEGLI
2 ANNI
40 €
99,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
FANO - Presenze che non potevano sfuggire e che appariva difficile giustificare. Di chi si trattasse esattamente è stato però chiaro solo quando, intorno alle 7, è scattato il blitz coordinato dalla polizia di Stato e condotto congiuntamente con l’Ispettorato territoriale del lavoro e l’Ufficio circondariale marittimo che ha permesso di stabilire che lì al porto di Fano, a occuparsi della pulizia delle reti di ritorno dall’uscita in mare, erano per lo più lavoratori in nero quasi tutti extracomunitari.


Tredici il numero che i cinque armatori nel mirino si ricorderanno per un po’. E’ quello che connota la banchina interessata dall’operazione e anche quello degli addetti la cui posizione non era stata regolarizzata. Rispetto alle 16 persone che prestavano la propria opera lungo la banchina (e in un caso anche a bordo di una delle cinque imbarcazioni sottoposte a controllo), una percentuale decisamente più alta del 20% tollerato per legge. Sul posto anche quattro dei cinque armatori nei confronti dei quali è poi scattato il provvedimento di sospensione dall’attività. A loro carico anche sanzioni pecuniarie che, al momento, ammontano a 40.000 euro. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico