Fano, invalido senz'acqua da un mese «Attentato alla salute, querelo Aset»

Fano, invalido senz'acqua da un mese «Attentato alla salute, querelo Aset»
FANO - Costretto a vivere per oltre un mese senza’acqua, invalido e con tre figli a carico. E’ la storia di un 70enne fanese, Antonio Monaldi, residente in via...

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FANO - Costretto a vivere per oltre un mese senza’acqua, invalido e con tre figli a carico. E’ la storia di un 70enne fanese, Antonio Monaldi, residente in via Trasimeno a Ponte Sasso, che trovandosi in grosse difficoltà economiche non è riuscito a far fronte al pagamento delle bollette, fino a ritrovarsi il contatore dell’acqua staccato e la manopola tagliata. «Togliere l’acqua è come togliere l’aria» commenta il fanese, che ha deciso di sporgere querela ai carabinieri contro il Comune di Fano e contro l’Aset per «attentato alla salute e istigazione al suicidio».

«Ho tenuto duro fino ad ora – spiega - perché speravo inutilmente da 11 anni di avere una casa popolare, nonché la possibilità dei figli di trovare un lavoro che la recessione e di conseguenza la disoccupazione ha reso una chimera. Le difficoltà economiche hanno ormai raggiunto l’apice portandomi di conseguenza a non riuscire più a pagare diverse utenze, oberate di tasse, non per ultimo l’acqua».
Così è arrivato il distacco del contatore, che è stato paradossalmente una doccia fredda per la famiglia. Per fortuna ad aiutare il genitore e i suoi figli è stata una vicina di casa, che si è mostrata molto sensibile ed ha permesso all’uomo di allacciarsi al suo contatore, cosa che potrebbe essere stata una salvezza, dato il periodo di gran caldo avuto nell’ultimo mese. Dopo un mese e mezzo senza acqua, la situazione non è ancora rientrata, anzi, sembra che il settantenne debba sostenere nuove spese per riavere l’attivazione del servizio. «Ieri (il giorno dopo la querela, ndr) mi ha chiamato l’Aset – racconta – e mi è stato detto che dovrò fare una richiesta per una nuova utenza e dovrò provvedere al pagamento per il nuovo allaccio». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico