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FANO - Le preoccupazioni, i timori e anche le proteste più volte manifestati dai componenti del comitato di Bellocchi, costituito da coloro che risiedono in piena zona industriale e si sono trovati a convivere con attività lavorative non del tutto esenti da pericoli, hanno ricevuto una nuova conferma dall’incendio scaturito ieri alla Profilglass.
Non è la prima volta
Purtroppo un episodio simile non è la prima volta che accade e sebbene le fiamme hanno investito un capannone all’interno dell’area produttive, i residenti che si trovano nelle vicinanze non si sentono affatto sicuri.
«Dobbiamo confrontarci costantemente – ha evidenziato Loris Girolimetti del comitato – con due ordini di problemi: quello della sicurezza delle nostre famiglie e quello dell’inquinamento dell’aria.
Guardia sempre alta
Negli ultimi tempi la diffusione del Covid ha limitato le azioni del comitato, ma come assicurato da Girolimetti, i residenti di Bellocchi sono sempre in guardia nel difendere la loro vivibilità. Si aspettano risposte anche dall’università di Urbino incaricata di caratterizzare la zona industriale «In base ad un contratto – ha aggiunto Girolimetti – a noi sottratto pur avendolo promosso con una metà di spesa». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico