In aumento i contratti di assunzione: è superata anche la soglia pre Covid

In aumento i contratti di assunzione: è superata anche la soglia pre Covid
FANO  - Non ci sono più le lunghe file di disoccupati in attesa del loro turno all’esterno del centro per l’impiego di via De’ Cuppis, come accadeva...

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FANO  - Non ci sono più le lunghe file di disoccupati in attesa del loro turno all’esterno del centro per l’impiego di via De’ Cuppis, come accadeva fino a poco tempo fa, quando la pandemia richiedeva severe disposizioni anti contagio, non solo perché l’aggressività del virus si è molto attenuata, ma anche per una più efficiente organizzazione messa a punto in tutto il dipartimento.

 


«Da fine anno – spiega il direttore Gianluca Vergari – sono state introdotte diverse novità dal punto di vista organizzativo: ora i 13 centri per l’impiego regionali afferiscono al dipartimento politiche sociali, lavoro e Istruzione, mentre in particolare Fano oltre alla sede centrale dispone di due punti informativi: Pergola e Fossombrone. La struttura rimane sempre il principale riferimento per alimentare di forza lavoro il nostro sistema produttivo e nonostante si fosse portati a credere diversamente, le assunzioni dopo aver subito una flessione nel periodo caratterizzato dalla fase più buia della pandemia, sono addirittura aumentate rispetto all’anno pre Covid». 


Dai dati rivelati dal direttore emerge che partendo dal 2019 quando si ebbero 10.991 assunzioni, queste sono poi calate nel 2020 per fermarsi ad un totale di 9.190, per poi aumentare nel 2021 a 11.130. Soprattutto i giovani appartenenti a una fascia di età tra i 20 e i 30 anni hanno avuto più possibilità di entrare nel mondo del lavoro, superando le 3.000 unità. Per la precisione sono stati 1.751 quelli appartenenti alla fascia 20 – 24 anni, 1.448 quelli tra i 25 e i 29 anni; ma anche coloro che hanno fatto parte alle altre fasce d’età, 30 – 34 e 40 – 50 hanno mantenuto un trend che si è attestato complessivamente sopra i 2.000. Si incomincia a scendere dai 55 anni in poi anche se un numero di 850 può considerarsi nonostante tutto ragionevole. 


Sono 4 i settori che hanno favorito i maggiori inserimenti nel mercato del lavoro: le attività di alloggio e ristorazione per 2.889 ingressi, le attività manifatturiere per 1.318, il mondo della scuola per 1.360 e i servizi a supporto delle imprese per 1.751. C’è stato anche un grande ritorno all’assunzione da parte degli enti pubblici, grazie anche al potenziamento dei centri per l’impiego che hanno svolto un ruolo determinante. Per quanto riguarda gli altri settori una grossa parte l’ha avuta il tempo determinato, dato che soprattutto a Fano, quale località turistica, prevalgono i contratti stagionali. I lavori più richiesti sono operaio specializzato, impiegato di contabilità e amministrazione, cuoco, cameriere, badante. C’è un problema di competenze e specializzazione. Per questo si coinvolgono le università e gli informargiovani .

 

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Corriere Adriatico