Fano, addio allo storico appuntato “Gianni il Baffo”: suo figlio è il comandante del radiomobile dei carabinieri di Ascoli

Fano, addio allo storico appuntato “Gianni il Baffo”: suo figlio è il comandante del radiomobile dei carabinieri di Ascoli
FANO Era gremita di gente e carabinieri in divisa e in congedo l’altro pomeriggio la chiesa della Gran Madre di Dio a San Lazzaro per dare l’estremo saluto a Giacinto...

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FANO Era gremita di gente e carabinieri in divisa e in congedo l’altro pomeriggio la chiesa della Gran Madre di Dio a San Lazzaro per dare l’estremo saluto a Giacinto Proto, appuntato in congedo dell’Arma dei carabinieri originario del Leccese. È mancato all’affetto dei suoi cari (la moglie e i due figli, tra cui il luogotenente Fabio Proto, attuale comandante del radiomobile dei carabinieri di Ascoli Piceno) all’età di 94 anni, ed era molto conosciuto a Fano per aver indossato l’uniforme dell’Arma per ben 40 anni, mostrando sempre grande attaccamento all’istituzione e grande disponibilità e spirito di servizio verso la popolazione fanese. 

Investigò sul bandito Giuliano

Proto si arruolò nel ’48 e venne subito destinato in Sicilia, numerose le indagini antimafia eseguite dall’appuntato, così come intense furono le attività investigative profuse per la cattura della famosa “Banda Giuliano”. Trasferito nelle Marche nel 1958, ha prestato servizio per un breve periodo a San Ginesio (in provincia di Macerata) e poi dal 1960 fino al congedo a Fano, prima come capo equipaggio del radiomobile e poi alla stazione carabinieri di Fano, dove si occupava delle traduzioni degli arrestati e delle informazioni. Qui a Fano Giacinto Proto era da tutti conosciuto con l’affettuoso nome di “Gianni il Baffo”.

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Corriere Adriatico