Fano, Alvin si lancia con il paracadute con gli istruttori ubriachi, ma è uno scherzo

Fano, Alvin si lancia con il paracadute con gli istruttori ubriachi, ma è uno scherzo
FANO - Il conduttore televisivo Alvin (nome d’arte di Alberto Bonato) si ricorderà per un pezzo della città di Fano e del suo aeroporto, dove il giovane...

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FANO - Il conduttore televisivo Alvin (nome d’arte di Alberto Bonato) si ricorderà per un pezzo della città di Fano e del suo aeroporto, dove il giovane presentatore è stato vittima di uno scherzo architettato dalla trasmissione televisiva Le Iene proprio mentre si accingeva a fare la sua prima esperienza del lancio nel vuoto. 


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Un bel lancio anche per Fano, che l’altro ieri si è conquistata 11 minuti di visibilità in prima serata su Italia 1, facendo da sfondo alle riprese della burla. Alberto Bonato, in arte Alvin, è fra gli ospiti di Giù in 60 secondi – Adrenalina ad alta quota, che anche quest’anno ha scelto come base l’aeroporto di Fano, effettuando le riprese televisive nel giugno scorso. La trasmissione è un adventure show, uno spettacolo di avventura che invita alcuni Vip a un lancio in tandem con il paracadute da 4.000 metri di altezza, insieme con un istruttore.
 
Ne hanno approfittato Le Iene per tendere una simpatica imboscata al conduttore televisivo e radiofonico. Arrivato in città, Alvin è stato accompagnato a cena all’Osteria dalla Peppa, al Borgo di Fano, dal suo agente e dall’autista, entrambi complici dello scherzo. Il terzetto si è accomodato, salvo accorgersi subito di essersi seduto vicino al tavolo di due uomini che stavano alzando il gomito e di brutto. Divertito, Alvin ha cominciato a contare le bottiglie che erano svuotate una dopo l’altra. Prima cinque, poi sei e subito dopo ha annotato anche un due di picche. Al tavolo festaiolo, infatti, erano sedute due donne, che dopo l’ennesimo eccesso alcolico dei rispettivi cavalieri si sono alzate e hanno salutato la compagnia con manifesto imbarazzo. 
Il giovane conduttore c’è quasi rimasto male per i due vicini di tavolo, che però si sono subito consolati dell’onta di essere stati scaricati in modo così plateale, tracannando uno shottino di grappa a testa. 
La messa in scena
Tutta una messa in scena, in attesa che il laccio della burla si stringesse l’indomani, quando Alvin (già «bello carico») si preparava al suo primo tuffo da 4.000 metri. 
È bastato un attimo per passare dall’euforia allo stato della preoccupazione, quando il giovane conduttore ha scoperto che i suoi istruttori di paracadutismo erano i due della sera prima: «Col cavolo che mi butto». I due, trovati in strada ancora sfatti dalla sbornia, alle 8 del mattino avevano voluto fre una sosta al bar per un sambuchino.
Lo scherzo è stato svelato all’arrivo in aeroporto e Alvin ha fatto il suo lancio in tandem con i due istruttori che in realtà erano sobri. Giù in 60 secondi ha registrato a Fano anche le puntate di tre precedenti edizioni. 

«Se il programma continuerà ad andare bene, e le nostre informazioni ci dicono che così è, la produzione ci ha assicurato che tornerà ben volentieri nella nostra città», si assicurava ieri dall’associazione dei paracadutisti Ali Marche. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico