Insulti razzisti al presidente dell'Alma Russo, il sindaco: «Non rappresentano la città»

Insulti razzisti al presidente dell'Alma Russo, il sindaco: «Non rappresentano la città»
FANO - Di scritte anche pesanti sui muri dello stadio se ne sono purtroppo contate periodicamente e nei più diversi passaggi storici. Così pesanti e in più...

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FANO - Di scritte anche pesanti sui muri dello stadio se ne sono purtroppo contate periodicamente e nei più diversi passaggi storici. Così pesanti e in più con una connotazione razzista, come quelle che hanno preso a bersaglio l’attuale presidente dell’Alma Mario Russo, non sembra invece di ricordarne. Mistero però sulla mano rigorosamente anonima che nottetempo ha voluto manifestare così volgarmente il proprio pensiero.

 

Lo scudo dell’anonimato

In un contesto pure improntato a profondo e generalizzato malumore, i gruppi del tifo organizzato hanno comunque preso le distanze da subito e del resto quando in passato si sono mossi per contestare, loro hanno sempre rivendicato striscioni e simili con tanto di firma. «Di sicuro quelle scritte non rappresentano questa città» precisa il sindaco Seri, che dopo alcuni tentativi a vuoto è riuscito a contattare Russo per esternargli un sentimento di solidarietà largamente condiviso («rispetto alla reazione a caldo l’ho trovato un po’ più sereno»), dopo che i due si erano incrociati anche di recente. Occasione in cui il proprietario del club granata «ha ribadito la volontà di sviluppare un progetto che riguarda anche l’impiantistica».
La condanna dell’accaduto «che ovviamente esprimo pubblicamente con fermezza» viene riaffermata anche dall’assessora allo Sport Brunori, convinta che «si tratti di un fatto isolato e che non possano essere chiamate in causa la città e la tifoseria nel suo complesso. In questo senso mi ha fatto molto piacere che i gruppi organizzati si siano dissociati». Anche per la Brunori un conto è «la delusione per i risultati che non arrivano», un altro è esprimerla «in modo incivile». Già ieri è stata disposta la ripulitura delle scritte ma non si sa se questo basterà anche a rimuovere l’amarezza che ha indotto Russo (ieri in silenzio, oggi probabilmente tornerà a parlare) ad annunciare il suo disimpegno. 

La decisione

Decisione che peraltro appare difficilmente conciliabile non solo con il proseguo della stagione ma anche con lo sforzo finanziario che l’imprenditore campano ha comunicato di avere sostenuto, illustrando al centesimo tutte le pendenze arretrate che sono state saldate e la cui lista non pare essersi nel frattempo esaurita. Centinata di migliaia di euro evidentemente sottratti alla causa della squadra, che è stata progressivamente indebolita e che adesso deve sbattersi per non finire in Eccellenza. 
Lo smacco


Un altro smacco per una tifoseria già segnata da una serie di annate tribolate e da una retrocessione fresca. Non giova al quadro la diffusa mancanza di consapevolezza, che pure le vicende di questi decenni dovrebbero ispirare a tutto l’ambiente, circa l’assenza di possibili alternative locali spontanee, appassionate e generose in uno scenario in cui aspettative anche legittime e dura realtà continuano a collidere sempre più fragorosamente.

 

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Corriere Adriatico