Montelabbate, bomba artigianale esplode in casa. Perde un occhio e le mani. Al giudice: «Perché la stavo fabbricando? Non ricordo nulla»

bomba artigianale esplode in casa. Perde un occhio e le mani
MONTELABBATE Esplosione dell’Apsella, i tanti vuoti di memoria di Ion Olteanu. Ieri mattina l’interrogatorio di garanzia in tribunale del 37enne romeno rimasto...

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MONTELABBATE Esplosione dell’Apsella, i tanti vuoti di memoria di Ion Olteanu. Ieri mattina l’interrogatorio di garanzia in tribunale del 37enne romeno rimasto gravemente ferito nell’esplosione del rudimentale ordigno casalingo che stava realizzando nella mansarda dell’abitazione dell’Apsella dove da circa un anno era ospitato dalla sorella. Il 10 giugno scorso, nello scoppio della bomba fai da te, ha perso entrambe le mani che sono stata amputate dalla violenza della deflagrazione che lo ha investito. Ma l’uomo ha perso anche un occhio. Ieri mattina l’uomo è arrivato a palazzo di giustizia in sedia a rotelle, accompagnato dalla sorella. 

Senza mani e con una gamba ingessata, spera di poter recuperare la vista almeno da un occhio. Assistito dall’avvocato Andrea Dionigi ha risposto alle domande del giudice. Ma l’uomo ha fatto capire che a seguito delle conseguenze dell’esplosione non ha ricordi di quanto accaduto. Ha detto di ricordare solo di aver chiamato la compagna e di essersi poi svegliato in ospedale. Luogo dove nelle prime ore non avrebbe riconosciuto neppure la sorella e la madre. Gli interrogativi sono i più evidenti: perché stava preparando un ordigno? Cosa voleva farci? Lo stava fabbricando per qualcuno? Domande a cui non ha saputo dare risposte. Un lungo vuoto di memoria tanto da dire di aver appreso dai carabinieri, titolari delle indagini, cosa fosse successo. L’uomo è indagato per detenzione illegale di esplosivi.

Ris al lavoro

I Ris di Roma erano intervenuti in via Aspella per analizzare i reperti rinvenuti nella mansarda. L’esplosivo utilizzato è il perossido di acetato, una miscela reperibile artigianalmente utilizzata anche per far saltare dei bancomat. Gli investigatori stanno facendo luce sul perché stesse fabbricando la bomba artigianale. Era stato analizzato il cellulare dell’uomo per far luce sulla rete di contatti o eventuali complici che possano avergli commissionato l’ordigno. I carabinieri hanno anche raccolto i reperti dai due furgoni sequestrati, parcheggiati nei pressi del centro commerciale Le Matite di Montelabbate, nelle sue disponibilità. Lavorava come commerciante di mobili tra Pesaro e la Romania. Lo scoppio era avvenuto intorno alle 13. La squadra dei vigili del fuoco di Pesaro era rimasta impegnata fino alle 21.30 per gli accertamenti sul luogo dell’esplosione insieme agli artificieri e ai tecnici dei carabinieri. L’uomo è agli arresti domiciliari ma l’avvocato Dionigi si dice «pronto a richiedere il riesame. Il mio cliente non può reiterare il reato, ha solo bisogno di cure idonee per salvare l’occhio». 
 

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Corriere Adriatico