Sedato ma non operato, scoppia il caso Interrogazioni in Regione e Parlamento

L'ospedale Santa Croce di Fano
FANO - Il caso del paziente sedato ma non operato al Santa Croce produce conseguenze istituzionali. La vicenda viene portata...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
FANO - Il caso del paziente sedato ma non operato al Santa Croce produce conseguenze istituzionali.


La vicenda viene portata all'attenzione della Regione e del Parlamento per iniziativa del capogruppo regionale di Ncd, Mirco Carloni, e della deputata fanese di Sel, Lara Ricciatti.



I due rappresentanti istituzionali hanno manifestato l'intenzione di chiedere chiarimenti, attraverso interrogazioni all'assessore regionale alla sanità Almerino Mezzolani e al ministro alla sanità Beatrice Lorenzin, sulla vicenda accaduta il 25 novembre scorso nel reparto di otorinolaringoiatria dell'ospedale di Fano dove un paziente affetto da disfonia spasmodica è stato sedato ma non sottoposto alla terapia chirurgica programmata per mancanza del farmaco.



In particolare l'iniziativa ispettiva in Parlamento sarà volta a verificare se trovano conferma le dichiarazioni dei sanitari secondo le quali il disservizio sarebbe stato provocato dalla mancanza del farmaco dentro la confezione aperta in sala operatoria.



In questo caso l'onorevole Ricciatti solleciterà sanzioni per la casa farmaceutica e verifiche lungo la catena della distribuzione del medicinale per segnalare il rischio e accertare la diffusione del difetto di produzione. Inoltre, la parlamentare vuole verificare se la mancanza di una riserva di questo farmaco chirurgico nell'azienda ospedaliera Marche Nord sia frutto di un errore organizzativo o della pratica dell'esportazione parallela dei medicinali che porta le case farmaceutiche a vendere i loro prodotti nei Paesi in cui il prezzo è più alto, causando di conseguenza una penuria in Italia.



Anche il consigliere regionale Carloni intende chiedere all'assessore alla sanità di applicare sanzioni alla casa farmaceutica rivendicando il risarcimento dei danni biologici arrecati al paziente ed economici alla struttura sanitaria pubblica per l'inutile allestimento dell'intervento. E, riguardo al mancato reperimento di un medicinale sostitutivo all'interno di Marche Nord nonostante l'attivazione della procedura d'emergenza, Mirco Carloni sollecita una verifica per individuare al più presto la falla nella catena dei controlli e dell'approvvigionamento dei farmaci chirurgici nel sistema sanitario marchigiano e, in particolare, nell'azienda ospedaliera Marche Nord al fine di evitare che l'episodio si ripeta con conseguenze che potrebbero essere anche peggiori se in gioco ci fosse la vita dei pazienti.



Leggi Corriere Adriatico per una settimana gratis - Clicca qui per la PROMO


Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico