Sedato ma non operato, scoppia il caso
Interrogazioni in Regione e Parlamento

L'ospedale Santa Croce di Fano
L'ospedale Santa Croce di Fano
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Domenica 30 Novembre 2014, 14:57 - Ultimo aggiornamento: 2 Dicembre, 14:10
FANO - Il caso del paziente sedato ma non operato al Santa Croce produce conseguenze istituzionali.

La vicenda viene portata all'attenzione della Regione e del Parlamento per iniziativa del capogruppo regionale di Ncd, Mirco Carloni, e della deputata fanese di Sel, Lara Ricciatti.



I due rappresentanti istituzionali hanno manifestato l'intenzione di chiedere chiarimenti, attraverso interrogazioni all'assessore regionale alla sanità Almerino Mezzolani e al ministro alla sanità Beatrice Lorenzin, sulla vicenda accaduta il 25 novembre scorso nel reparto di otorinolaringoiatria dell'ospedale di Fano dove un paziente affetto da disfonia spasmodica è stato sedato ma non sottoposto alla terapia chirurgica programmata per mancanza del farmaco.



In particolare l'iniziativa ispettiva in Parlamento sarà volta a verificare se trovano conferma le dichiarazioni dei sanitari secondo le quali il disservizio sarebbe stato provocato dalla mancanza del farmaco dentro la confezione aperta in sala operatoria.



In questo caso l'onorevole Ricciatti solleciterà sanzioni per la casa farmaceutica e verifiche lungo la catena della distribuzione del medicinale per segnalare il rischio e accertare la diffusione del difetto di produzione. Inoltre, la parlamentare vuole verificare se la mancanza di una riserva di questo farmaco chirurgico nell'azienda ospedaliera Marche Nord sia frutto di un errore organizzativo o della pratica dell'esportazione parallela dei medicinali che porta le case farmaceutiche a vendere i loro prodotti nei Paesi in cui il prezzo è più alto, causando di conseguenza una penuria in Italia.



Anche il consigliere regionale Carloni intende chiedere all'assessore alla sanità di applicare sanzioni alla casa farmaceutica rivendicando il risarcimento dei danni biologici arrecati al paziente ed economici alla struttura sanitaria pubblica per l'inutile allestimento dell'intervento. E, riguardo al mancato reperimento di un medicinale sostitutivo all'interno di Marche Nord nonostante l'attivazione della procedura d'emergenza, Mirco Carloni sollecita una verifica per individuare al più presto la falla nella catena dei controlli e dell'approvvigionamento dei farmaci chirurgici nel sistema sanitario marchigiano e, in particolare, nell'azienda ospedaliera Marche Nord al fine di evitare che l'episodio si ripeta con conseguenze che potrebbero essere anche peggiori se in gioco ci fosse la vita dei pazienti.



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