Pesaro, si ricorre al daspo urbano contro il degrado delle aree urbane

Panni dei nomadi messi ad asciugare al parco della Resistenza
PESARO - Un'ordinanza anti bivacchi. È quella su cui sta ragionando il Comune di Pesaro: l’obiettivo è di limitare gli assembramenti di persone che...

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PESARO - Un'ordinanza anti bivacchi. È quella su cui sta ragionando il Comune di Pesaro: l’obiettivo è di limitare gli assembramenti di persone che contribuiscono a rendere più degradati e di conseguenza meno sicuri certi luoghi.


L'assessore alla sicurezza Riccardo Pozzi pensa in primis al sottopasso dei Cappuccini, al parco del monumento alla Resistenza, al giardino della musica Riz Ortolani all'interno dei cortile di Palazzo Ricci. Il provvedimento prende spunto dalla vecchia ordinanza sul decoro urbano e si propone di ampliare le prerogative del daspo urbano quest'estate impiegato soprattutto per allontanare gli abusivi dalle spiagge.

Il Comune sta anche valutando di vietare l'utilizzo di bottiglie di vetro come ora avviene in occasione di partite o di manifestazioni. Nelle ultime settimane ci sono state proteste per i bivacchi nella zona del monumento alla Resistenza e l'Amministrazione comunale la scorsa settimana la provveduto a sgomberare le famiglie nomadi dall'area di via dell'Acquedotto.

La polemica più recente riguarda il bucato fatto nella fontana di piazza Lazzarini, davanti al teatro Rossini. "Il fatto ha generato indignazione - spiega Pozzi – ma quella zona è sotto controllo. Non ci sono episodi di degrado, ci sono attività che riportano gente in zona e quando un luogo è frequentato non c’è disagio. È stato un brutto episodio, indecoroso e squallido però quella non è la cartolina di Pesaro". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico