Cup, nessuna stabilizzazione per i precari interinali. L’Ast Pesaro Urbino cerca personale (5 profili) ma l’avviso innesca più di un malumore

Cup, nessuna stabilizzazione per i precari interinali
PESARO Animi tesi al Cup: è bastata una determina relativa all’avviso pubblico che Ast Pesaro Urbino sta per emettere e che coinvolge diversi profili professionali...

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PESARO Animi tesi al Cup: è bastata una determina relativa all’avviso pubblico che Ast Pesaro Urbino sta per emettere e che coinvolge diversi profili professionali per contratti a tempo determinato. Tra questi, anche quello amministrativo che interessa gli interinali impiegati nel Pesarese: una quarantina di persone (di cui 30 solo nell’ospedale di Urbino) che, nella maggior parte dei casi, lavora da più di 10 anni tramite agenzia con contratti a termine rinnovati ogni 3-6 mesi. 



L’anticipazione


Da quanto trapela, in attesa dell’ufficialità, per la prima volta ai fini del punteggio sarà considerata l’esperienza maturata nei Cup/front office anche dagli interinali (in questo caso tramite l’angenzia Randstad) al pari di un dipendente pubblico. Servirà a placare gli animi? No. Il malumore di quanti speravano in una stabilizzazione (impossibile per normativa nazionale, visto che non sono dipendenti pubblici) resta. Anche perché per gli amministrativi possono partecipare tutti (basta essere diplomati) e si prevede una caccia al posto senza precedenti o quasi. 


Lo sfogo


Per le altre figure oggetto della determina (idraulico, elettricista, autista, magazziniere e centralinista) sono invece richiesti anche 5 anni di esperienza. «L’anzianità per il punteggio? Arrivarci... Per noi il concorso sarà un massacro – racconta una operatrice del Cup che vuole restare anonima – Io lavoro da quasi 15 anni con le agenzie, con contratti rinnovati di continuo, a una media di 1.400 euro al mese per 36 ore settimanali con due rientri. Abbiamo lavorato con il Covid, stando a casa solo se si era in punto di morte, senza mai tirarci indietro. Ora, senza i 5 anni di esperienza maturati, veniamo per l’ennesima volta penalizzati: lavoriamo tutti i giorni, abbiamo famiglie da mantenere, chi ha il tempo di studiare e concorrere con ragazzi di vent’anni neodiplomati? Questa è una mazzata psicologica. Siamo passati da contratti di 6 mesi a quelli di 3 che ora scadranno il 31 ottobre. Nessuno ci ha dato spiegazioni. Protesteremo? No, non c’è più neppure la voglia di protestare». Le aspettative di un percorso di assunzione e stabilizzazione, insomma, erano altre come nel sit-in delle "maschere bianche" del 13 settembre 2022 al grido «Per la Regione siamo lavoratori di Serie B». La consigliera Micaela Vitri era stata la prima a presentare un atto in consiglio regionale per farli riconoscere: «Saltamartini non ha mantenuto la promessa di stabilizzarli» ribadisce ora. 



La concomitanza del bug


Il periodo, del resto, è già complicato di suo dopo le direttive impartite al Cup dallo stesso assessore gionale e  vista la sinistra concomitanza del “bug al server della Regione” che nei giorni scorsi ha mandato in tilt per un paio d’ore, nel pomeriggio, il sistema operativo delle Ast 1, 2, 3 e 4, con l’ impossibilità di accedere ai servizi del Cup con alcuni disagi per il pubblico. 


Inoltre, si parla ancora di un contratto a tempo determinato (il bando, ex categoria Bs, al momento non specifica di che durata: la speranza è che sia almeno di 6/12 mesi) prorogabile fino a 36 mesi. La graduatoria che si formerà servirà in primis per Ast Persaro Urbino, poi per le altre aziende sanitarie delle Marche. L’avviso sarà pubblicato nelle prossime settimane.

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Corriere Adriatico