Lavoro nero, norme igieniche e anti Covid ignorate: azienda chiusa, multa da capogiro in arrivo

Valefoglia, lLavoro nero, norme igieniche e anti Covid ignorate: azienda chiusa, multa da capogiro in arrivo
VALLEFOGLIA - Una serie di infrazioni per le norme igienico sanitarie e i regolamenti Covid, azienda chiusa e sequestrata in via preventiva per 5 giorni. In arrivo una possibile...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
VALLEFOGLIA - Una serie di infrazioni per le norme igienico sanitarie e i regolamenti Covid, azienda chiusa e sequestrata in via preventiva per 5 giorni. In arrivo una possibile multa da capogiro.


LEGGI ANCHE:
Due esplosioni, poi le fiamme. La notte di fuoco ha tenuto con il fiato sospeso Ancona. Nube: chiuse scuole, parchi, università e uffici al pubblico. Il Comune. "Uscite solo se indispensabile". Primi responsi per l'aria

Allarme Covid nel Piceno: paura a scuola per un bimba con la febbre. Positivi un parroco e la titolare di un ristorante: tamponi ai contatti


I carabinieri del nucleo Ispettorato del lavoro hanno effettuato una serie di controlli nel territorio alle aziende. In particolare in una ditta di forni e camini di Colbordolo hanno rilevato alcune irregolarità.
Tra queste la mancanza del registro di valutazione del rischio e i dispositivi per il rispetto dei protocolli covid. I militari hanno anche trovato una situazione igienico sanitaria non a norma di legge.
 
Operaio in nero
Da un controllo approfondito è emerso che all’interno dello stabilimento c’era un operaio marocchino di 42 anni che stava lavorando in nero. L’uomo aveva aperto un’autofficina con tutto quanto ne consegue a livello di produzione rifiuti di parti di auto e olii. La ditta, nella persona del titolare, infatti non aveva l’autorizzazione per lo smaltimento, produzione e raccolta di rifiuti. Altro motivo per cui è stata sanzionata e denunciata. In via di approfondimento di indagine anche presunti ampliamenti volumetrici di parti di stabilimento. I reati contestati sono vari, dal lavoro nero la cui multa è di 3.600 euro, allo smaltimento non autorizzato di rifiuti per cui è prevista una sanzione massima di 26.000 euro, alla infrazione delle regole sul registro dei rischi e le misure igienico sanitarie per cui le multe possono essere fino a 5.800 e 7.800 euro. 
Reddito di cittadinanza

La materia è penale ma può essere commutata in multe complessive per oltre 40mila euro. In fase di approfondimento anche il reddito di cittadinanza percepito dalla moglie dell’operaio marocchino. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico