PESARO - Rientro a scuola in sicurezza anche per docenti e personale scolastico. I sanitari del Dipartimento di Prevenzione dell’Area Vasta 1 confermano l’avvio del...
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Se, addetti o docenti vengono trovati con valori nel sangue che indicano la presenza del virus – anticipa il direttore del Dipartimento, Eugenio Carlotti - questi verranno segnalati dai medici al Dipartimento e presi in carico dai Distretti territoriali di competenza per l’esecuzione del tampone e la verifica della positività, adottando poi le misure di contenimento del caso. Lo screening prevede il monitoraggio di insegnanti, amministrativi e personale Ata per tutte le scuole siano esse primarie o secondarie oltre a nidi, scuole dell’infanzia e paritarie. Sulla base dei numeri forniti dall’ente locale solo a Pesaro parliamo di circa 7 mila e 200 addetti complessivi nel mondo della scuola».
Si attendono ora indicazioni più precise da Asur Marche e l’incontro a livello regionale delle parti sociali con il sindacato dei medici di medicina generale, previsto già oggi.
«I kit per l’esecuzione dei test utili all’indagine sierologica a campione – riferisce anche Elisabetta Esposto, coordinatrice del Distretto di Pesaro – sono già disponibili per essere ritirati dai singoli medici da qualche giorno e c’è tempo fino al 21 agosto, presso i punti territoriali dove normalmente i medici ritirano i ricettari rossi di prescrizione farmaci o impegnative. Eventuali soggetti con positività vanno immediatamente segnalati ai Distretti e il nostro personale si attiverà per eseguire il tampone entro le 48 ore. Il periodo previsto per l’indagine va dal 24 agosto al primo settembre».
L’iter in moto
Le scuole: gli istituti pesaresi comprensivi e superiori, stanno mettendo in moto l’iter procedurale. Il preside dello Scientifico Marconi Riccardo Rossini, ha già siglato un accordo con l’associazione Medici di famiglia per avviare fra il proprio personale una campionatura di massa, ma sempre su base volontaria. «Seguiremo un percorso rapido, ma leggermente diverso rispetto a quanto Asur sta predisponendo a livello provinciale. Ci saranno infatti medici parte della stessa associazione cui siamo convenzionati, che entreranno direttamente a scuola su richiesta dei singoli operatori e docenti che ne sentono la necessità». Anche negli altri plessi fanno sapere i presidi, pare già che ci sia una richiesta particolarmente elevata di docenti che vogliono sottoporsi al test preventivo. Per questo i vari istituti hanno già pubblicato sul sito della scuola o sulla pagina social un’informativa rivolta al personale.
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Corriere Adriatico