PESARO - Più che nei numeri di sanzioni e denunce (che in questa prova generale d’estate non ci sono state sostituite da interventi di prevenzione) cosa sia stato il...
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In troppi non l’hanno fatto e le segnalazioni alle forze dell’ordine sono state tante come spiega il comandante della Polizia locale Gianni Galdenzi: «Abbiamo ricevuto continue chiamate di cittadini che segnalavano assembramenti. Erano perlopiù legati ai parchi urbani in cui famiglie con bambini si sono ritrovate insieme. Altri casi in zona mare, soprattutto nell’area della Sfera di Pomodoro. Qui abbiamo disperso alcune compagnie di ragazzi».
«Quanto alla movida, abbiamo visto piuttosto un grande senso di responsabilità dei gestori dei locali. Distanziamento e ingressi scaglionati sono le parole d’ordine e per fortuna non ci sono state particolari situazioni eccetto per qualche segnalazione in viale Trieste la sera. Stiamo valutando se fare un verbale a un locale della zona mare per la questione del distanziamento. Tutto sommato, vedendo cosa accade in altre realtà, possiamo parlare di una movida quasi controllata». Anche carabinieri e polizia hanno monitorato i locali e le possibili occasioni di aggregazione.
Niente verbali
In campo anche la capitaneria di Porto come spiega il vicecomandante Renato Signorini: «Svolgiamo molti controlli ogni giorno, in ambito portuale e lungo il litorale, sotto il coordinamento della Prefettura ed in collaborazione con le Forze di Polizia. Fino ad ora non ci sono state criticità particolari e non sono stati elevati verbali». Nei social non mancano però foto di persone assiepate mentre prendono l’aperitivo o chiacchierano. «Dispiace vedere persone di ogni età, circolare in 2 in moto, in bici, o a stretto contatto, come se nulla fosse successo. Così no». E ancora assembramenti di «allegri amici con aperitivo, tacchi e zero mascherine a 20 centimetri di distanza tra loro. Un po’ va bene, ma così è troppo».
I vandalismi
A Bagni Iole sul lungomare Sauro il risveglio della domenica finisce immortalato in un video con tanto di commento: «Primo weekend e questi sono i risultati». Le immagini mostrano paletti di ombrelloni divelti, bottiglie di bibite abbandonate nella sabbia, cartacce, pacchi di sigarette. Vandali - per lo stabilimento non è la prima volta - che hanno anche imbrattato un palo con la scritta “Acab”. Ma ciò che colpisce in quelle immagini sono le migliaia di orme lasciate sull’arenile che danno da sole il senso di che affollamento ci sia stato nelle spiagge in particolare durante la notte. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico