Pesaro, nell'anno del Covid Festa del Porto senza fuochi artificiali. ma via libera alla processione

Pesaro, nell'anno del Covid Festa del Porto senza fuochi artificiali. ma via libera alla processione
PESARO - Si avvicina la Festa del Porto, un rito nato 336 anni fa per commemorare i defunti in mare e per omaggiare la Madonna della Scala a a cui i “portolotti” di...

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PESARO - Si avvicina la Festa del Porto, un rito nato 336 anni fa per commemorare i defunti in mare e per omaggiare la Madonna della Scala a a cui i “portolotti” di Pesaro sono devoti. Quella che partirà lunedì 29 sarà un’edizione particolare, diversa da tutte le altre. La tradizione non si abbandona e la prima domenica di luglio, il 5, resterà il giorno che contemporaneamente sarà clou e di chiusura. Ma senza fuochi artificiali, lo spettacolo più popolare e più commentato dai pesaresi.


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Ci sarà comunque occasione di festeggiare. Per don Marco De Franceschi sarà l’ultima da storico parroco di Santa Maria del Porto: saluterà la carica da settembre. «Vado in pensione ma rimarrò come aiuto a don Matteo, non lascio il Porto», fa sapere e rassicura don Marco, che nella Festa ha sempre messo tanto di suo.
 
«La gente ci tiene e anche noi. In questo periodo di pandemia, chiedere che la Madonna ci liberi da questo virus è qualcosa di importante. Abbiamo avuto parecchi morti, chiediamo che ci protegga e ci aiuti. Gli anni passati c’erano tutti i contorni che richiamavano pubblico, il fulcro è l’aspetto religioso e ora lo è più che mai. Io sono qui da 22 anni e l’evento è costantemente bello, partecipato, ricco di tanti momenti, incontri, è sempre cresciuto. Siamo tutti in attesa che arrivi il vaccino per il Coronavirus e l’anno prossimo sarà una grande festa». La Festa segna comunque il ritorno nella diocesi della processione dato che i cortei religiosi sono stati sospesi dal lockdown. L’appuntamento sarà per sabato 4 luglio alle 21. «La faremo - argomenta il sacerdote - ma ridotta, occuperemo la metà del percorso dell’anno scorso. Occorrerà tenere la mascherina e mantenere le distanze di sicurezza per partecipare. Il percorso è molto breve – spiega don Marco-, da via Livorno, passando per via Ancona, parte di via Cecchi con arrivo a Piazza Doria. Alle 17 ci sarà la messa solenne dell’arcivescovo Piero Coccia e benediremo la corona. Non ci sarà la domenica la grande barca con le autorità e la città a salutare il rigo, consegneremo la corona alla Capiteria che la lancerà al largo». Nessuna competizione sportiva e nemmeno le consuete bancarelle lungo Calata Duilio. «Per il mercatino le richieste sono state minime – spiega l’assessore all’innovazione Francesca Frenquellucci -. Ne abbiamo parlato in giunta e stiamo valutando con l’ufficio attività economiche. Il problema è tutto l’insieme». Confermatissimo, invece, il 12° concorso estemporaneo di pittura “Il Porto di Pesaro- Aspetti caratteristici”, organizzato dal Comitato Quei del Port con il Circolo Parrocchiale Porto sabato 4 luglio.
Seguire le regole

Conclude don Marco: «Le regole valgono anche per noi, saremo abbastanza rigidi nel chiedere attenzione alla gente, come sta accadendo anche adesso per le nostre funzioni religiose. La cosa bella è che, appena hanno dato il permesso di celebrare la messa, i fedeli sono tornati in maniera consistente – termina don Marco -. Dobbiamo essere contenti».  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico