PESARO - Una bomba ferragostana in 7 righe: «Ritenuto che non vi siano più le condizioni per una proficua collaborazione nell’ambito della polizia locale chiedo...
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Le accuse del sindaco di Pesaro Ricci, all’indomani del caos di Ferragosto, sull’intervento tardivo delle forze dell’ordine nelle spiagge assurdamente affollate, è risultato indigesto a Galdenzi che dopo aver inviato al primo cittadino la sua relazioni sui fatti e sulle forze a disposizione in quel sabato bollente, ha tolto il disturbo.
Il dirigente resta comunque alla guida dei Servizi demografici, degli istituti di partecipazione e dell’unità operativa per la gestione della viabilità temporanea e forse anche per questo non intende approfondire il solco che lo divide da Ricci con dichiarazioni a rischio. Perché, chi lo ha seguito in questi giorni, racconta una persona arrabbiata, amareggiata e delusa che ha fatto una scelta di dignità anche di fronte all’irritualità dello sfogo del sindaco che ha attaccato il suo comandante via Facebook, con una modalità davvero poco istituzionale. E ieri mattina, nonostante un faccia a faccia concitato nella saletta di un bar del centro storico, il sindaco ha tirato dritto e nominato Francesca Muzzini quale nuovo comandante della Polizia Municipale. Un passaggio in parte naturale e in parte a sorpresa. Infatti se il maggiore Muzzini fino a ieri era il vice di Galdenzi, da lui stesso incaricata, la stessa Muzzini da tempo è distaccata al Suap in qualità di responsabile. «Conosco Francesca - si è limitato a dire Gaudenzi - ripongo in lei grande fiducia dopo anni di proficua collaborazione e le auguro sinceramente un buon proseguimento di lavoro».
Gianni Galdenzi, proveniente dal comando della Municipale di Pian del Bruscolo - fu nominato comandante a Pesaro dall’ex sindaco Luca Ceriscioli circa 10 anni fa vincendo l’ultimo concorso bandito per un incarico a tempo indeterminato. Il governatore aveva anche tentato di portare in Regione il comandante ma alla fine a palazzo Raffaello ci è finita Deborah Giraldi. Negli ultimi sei anni Galdenzi ha continuato a ricoprire il suo ruolo nei due mandati di Ricci. «Ringrazio l’amministrazione comunale - aggiunge Galdenzi - per questi 10 anni di impegno e per la fiducia che mi è stata accordata consentendomi di ricoprire il ruolo di comandante della Municipale».
Nervi a fior di pelle
Nonostante la resilienza di Galdenzi, le sue dimissioni restano un elemento di tensione all’interno del Palazzo e nei confronti del sindaco e del suo ristretto entourage che mostrano segni di nervosismo e atteggiamenti un po’ sopra le righe. A partire dalle accuse lanciate da Ricci in consiglio comunale, all’indirizzo del capogruppo d’opposizione Nicola Baiocchi, la prova di forza dell’intitolazione dei giardini di piazzale Matteotti a Bettino Craxi e la defenestrazione social del suo comandante dei vigili. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico