Pesaro, tante richieste, il tesoretto è finito: la Caritas costretta a sospendere il fondo Covid

Pesaro, tante richieste, il tesoretto è finito: la Caritas costretta a sospendere il fondo Covid
PESARO - Il Fondo emergenza lavoro che la Caritas diocesana di Pesaro aveva istituito per le famiglie in difficoltà per il coronavirus è stato sospeso. Sono state...

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PESARO - Il Fondo emergenza lavoro che la Caritas diocesana di Pesaro aveva istituito per le famiglie in difficoltà per il coronavirus è stato sospeso. Sono state oltre 200 le domande arrivate nell’arco di soli sette giorni ovvero dal 20 maggio data dalla quale era possibile fare richiesta. Tutte queste richieste hanno già esaurito quanto vi era a disposizione, ovvero un tesoretto da 100mila euro.


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«A causa dell’altissimo numero di richieste – spiega Emilio Pietrelli direttore Caritas – siamo ora costretti a sospendere l’erogazione degli aiuti per nuovi beneficiari dal momento che non abbiamo sufficiente copertura a garantire il sostegno per nuove richieste di aiuto». 
 
Questo nonostante le cospicue donazioni ricevute da parte del Lions Club Pesaro Della Rovere e del Rotary Club Rossini. Troppo grave però la crisi economica causata dalla pandemia con tante nuove famiglie e persone che si sono rivolte alla Caritas. «Abbiamo notato proprio questo – precisa Andrea Mancini responsabile del Centro di ascolto – il crescente numero di persone in difficoltà. Oltre a chi già conoscevamo essere in situazione critiche con lavori precari o con contratti non riconfermati a causa della prolungata chiusura per il Covid, abbiamo visto aumentare la richiesta di aiuto (oltre 100) di tante nuove persone che non conoscevamo e che prima della pandemia non ne avevano bisogno ma che la crisi ha messo in ginocchio».

Tanti nuovi poveri dunque relativi a persone a cui le chiusure prolungate durante il lockdown hanno fatto perdere il lavoro e che, trovandosi senza denaro, non hanno più potuto far fronte alle spese e alle necessità. «Ci sono situazioni di famiglie che hanno visto annullata o estremamente ridotta l’unica entrata, persone senza il rinnovo di un contratto stagionale e quindi un divario tra entrate e spese di affitti o utenze domestiche troppo sbilanciato tra le cospicue uscite e le entrate minime o addirittura assenti».


Ad oggi la Caritas si è presa carico di circa 100 domande verso le quali sta già procedendo all’erogazione dei contributi ma il suo augurio e appello rivolto a istituzioni, associazioni, fondazioni e privati è quello di trovare il maggior numero di partner che desiderino sostenere il Fondo di emergenza con nuove donazioni affinché possa ripartire e si possa così a rispondere alle domande di aiuto rimaste ancora scoperte e poterne accogliere di nuove. L’Iban per le donazioni a sostegno del Fondo emergenza lavoro è IT 59 K 0882613300 000000108019. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico