MONDOLFO - L’educazione, recita il detto popolare, non si compra al supermercato. Di certo però il rispetto delle principali norme sanitarie impone tuttora di...
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Nel negozio di alimentari di via Moretti l’altra mattina è andata in scena la seguente vicenda. Entra un cliente, che non indossa la mascherina, la titolare Barbara Cesaroni fa presente che – come previsto dalle leggi in vigore dal mese di marzo – è obbligatorio indossare una mascherina nei locali al chiuso e si può entrare soltanto uno alla volta per precauzione di tutti i clienti.
Il cliente, dopo aver tirato fuori la mascherina che teneva nel marsupio, si sfoga contro la negoziante inveendo tra insulti e frasi illogiche: «E’ un complotto che hanno messo su per tenerci tutti buoni, tanto si muore lo stesso», farneticava l’uomo in realtà non il primo che preso alla sprovvista e senza mascherina si è rivolto con insulti e frasi irriguardose tanto più che di fronte c’è una donna e le buone maniere avrebbero imposto quanto meno di chiedere scusa. «Non me la sono presa più di tanto – ha detto la Cesaroni ieri mattina – Dispiace però vedere che ancora non si rispettano le regole, noi indossiamo la mascherina per 10 ore di fila dentro al negozio. Non è un grande sacrificio chiedere di indossarle almeno quando si fa la spesa». Il punto vendita gestito da Barbara Cesaroni insieme al marito Gianni è la principale rivendita alimentare che serve un ampio numero di residenti del quartiere di Mondolfo centro e di San Sebastiano. Altri dipendenti di esercizi pubblici della zona negli ultimi giorni hanno in maniera ancora più esplicita aggiornato i cartelli che espongono le ordinanze anticovid indicando in maniera perentoria che indossare la mascherina è importante per la salute. Qualche giorno prima un altro cliente si era presentato all’alimentari di via Moretti dicendo: «Io posso entrare lo stesso senza mascherina, altrimenti chiamo i carabinieri», aveva dichiarato alla Cesaroni. «Faccia come vuole, la stazione dei carabinieri è qui a due passi chiami pure», ha risposto saggiamente la titolare e a quel punto l’uomo ha capito che non era il caso di insistere oltre e si è convinto di indossare la mascherina. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico