Pesaro, Eros Tabanelli ucciso dal Coronavirus: addio all'imprenditore vicino agli ultimi

PESARO - Una vita per gli altri, per la solidarietà, per un abbraccio a chi ha bisogno. Scompare a 86 anni Eros Tabanelli, imprenditore e cittadino benemerito di Pesaro....

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PESARO - Una vita per gli altri, per la solidarietà, per un abbraccio a chi ha bisogno. Scompare a 86 anni Eros Tabanelli, imprenditore e cittadino benemerito di Pesaro. Porta il suo nome la casa di accoglienza per senzatetto in città. Tabanelli è morto ieri in ospedale dove era in cura per problemi respiratori probabilmente riconducibili alle conseguenze del Coronavirus. Dipendente Eni, Agip Petroli, si è sempre prodigato per il prossimo.


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Il presidente Caritas Emilio Pietrelli è sconvolto. Hanno condiviso tanti momenti insieme nel progettare azioni per aiutare gli ultimi: «Mi dispiace tantissimo, è stato un testimone di solidarietà, con passione e nel concreto si è messo accanto agli ultimi senza fare distinzioni. L'ho conosciuto oltre cinquanta anni fa, quando lavoravo come trasportatore e lui era il nostro punto di riferimento in quanto lavorava per Agip. Lo ricordo nella cena a Casa Tabanelli vicino ai tanti nostri ospiti, sereno, gioioso e partecipe delle fragilità di tante persone. Anche in quella occasione parlava di nuove iniziative di vicinanza e aiuto verso i poveri della nostra città. Poi si fermò a dormire con i senzatetto. Un cuore immenso».
 
Un gesto non banale perché il Centro Caritas che cura la gestione dell'edificio, avendo optato per un'apertura annuale continuata senza alcuna pausa, aveva richiesto la disponibilità alla cittadinanza pesarese di svolgere volontariato, consistente nel servizio di dormire una volta al mese nella struttura. Le adesioni, non erano abbastanza, così Tabanelli si fermò a cena e rimase la notte per dare un segnale. Una casa di accoglienza fortemente voluta. Socio onorario del Lions Club Pesaro Host, sodalizio che prese la decisione d'impegnarsi per la creazione di Casa Tabanelli. Una struttura che dispone di 18 posti letto, pronta a ospitare soggetti senza fissa dimora, con l'intento del recupero lavorativo. Fu realizzata grazie al sostegno economico degli altri Club del Distretto. E proprio Tabanelli donò 200.000 euro in ricordo dei genitori Rosa e Gaspare, insieme al fratello Gianni, un importo fondamentale per la realizzazione dell'obiettivo prefisso.

Esprime cordoglio di Matteo Ricci: «E' una gravissima perdita per la città. E' stato un esempio per tutti con le sue iniziative indirizzate alla solidarietà». Sulla casa di accoglienza alla Torraccia il sindaco sottolinea: «Una grande opera per i bisognosi: anche in mesi recenti Tabanelli è stato volontario notturno nella struttura, continuando a indicare la strada dell'impegno e dell'attenzione verso i più fragili. Persone verso cui si è sempre dedicato con attenzione, cura e impegno encomiabile. Con lui è cresciuta la rete di protezione sociale della città. Abbiamo il dovere di custodire e alimentare il suo lascito enorme. Non lo dimenticheremo: siamo vicini alla famiglia in questo momento di dolore».
Luigi Benelli
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Corriere Adriatico