Serrata anti Coronavirus del commercio: giù le serrande in negozi e ristoranti

FANO - Coronavirus, anche il commercio chiude. Sentiti numerosi operatori del Centro storico di Fano e non solo, la Confcommercio comunica che da oggi- e sino a data da definire,...

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FANO - Coronavirus, anche il commercio chiude. Sentiti numerosi operatori del Centro storico di Fano e non solo, la Confcommercio comunica che da oggi- e sino a data da definire, la maggioranza delle attività commerciali della città abbasserà le serrande dei propri negozi. Verranno mantenute aperte le imprese alimentari così come alcuni attività particolari di servizi. Una iniziativa presa dalle imprese cittadine nell’interesse dei singoli e della collettività, delle imprese e dei lavoratori delle stesse aziende. Intanto sono circa 80 i ristoratori di Fano che hanno deciso volontariamente, di chiudere i loro esercizi fino al 3 aprile, ovvero fino a quando resteranno in vigore le ultime disposizioni del Governo per contrastare l’espandersi della epidemia in atto. Chiudono anche i self service del Pesce Azzurro. 

Ieri una folta delegazione di operatori si è recata in Comune per cercare un sostegno alla loro iniziativa che, tra l’altro, nell’intento di evitare il più possibile la mobilità delle persone, va ben oltre alle disposizioni ministeriali.

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PESARO

Chiudono negozi e ristoranti di Pesaro, ma ora chiedono aiuti economici al Governo. Nel pomeriggio alle 16 si sono radunati gli esercenti pesaresi davanti ai portici del Palazzo di piazza del Popolo, mantenendo le debite distanze, per un summit veloce, come richiesto dalla Digos che ha monitorato la situazione. «Ognuno è libero di chiudere, nessuno è obbligato a farlo, ma vista la salute pubblica, personale, la parte economica, forse la chiusura è il modo migliore per evitare di diffondere il Coronavirus», è stato il messaggio di Ippaso di Confcommercio. Poco dopo è arrivata l’assessore al Commercio Francesca Frenquellucci, la quale ha anticipato di aver inviato una lettera al Governo per ottenere aiuti economici e sgravi fiscali. Poi è stato il turno del sindaco Matteo Ricci, il quale ha parlato di «una crisi economica spaventosa, attendiamo il decreto del Governo, a quel punto organizzeremo un incontro con associazioni di categoria e banche per capire come muoverci per avere accesso ai sostegni. Io devo attenermi alle regole, non posso dire ai negozianti di chiudere, perchè ad oggi la legge non lo dice. E’ una scelta loro. Non sono uno scienziato e mi comporto da sindaco in base a ciò che gli esperti in campo sanitario e il Governo ci dicono di fare». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico