Italino Mulazzani ucciso da Covid: lutto per l'imprenditore che ha costruito mezza città

L'imprenditore Italino Mulazzani
PESARO - Stavolta la notizia, purtroppo, è vera: Italino Mulazzani è morto. Il costruttore, 87 anni, se n’è andato il giorno di Pasquetta. Era un...

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PESARO - Stavolta la notizia, purtroppo, è vera: Italino Mulazzani è morto. Il costruttore, 87 anni, se n’è andato il giorno di Pasquetta. Era un combattente, ma il Covid l’ha sconfitto: da giorni era ricoverato in condizioni gravi all’ospedale San Salvatore a Pesaro e le sue condizioni si erano aggravate al punto che nel pomeriggio di sabato si era diffusa la notizia della sua scomparsa.

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Non era vero. Ma ieri l’imprenditore del mattone se n’è andato per sempre. Il primo commento, commosso e a caldo, in serata, è del sindaco di Montegridolfo, Lorenzo Grilli. Mulazzani era conosciutissimo, aveva costruito mezza Pesaro, aveva ricevuto anche il premio Marchigiano dell’anno, ma le sue radici sono sempre state a Montegridolfo, dove era nato e vissuto.

 

Un pezzo di storia
«Se ne è andato un noto cittadino di Montegridolfo, sicuramente un pezzo della storia della nostra comunità - ha scritto il sindaco - Era certamente un uomo d’un tempo, dal carattere fermo e con cui può essere facile scontrarsi, ma solo per gli opposti punti di vista non perché fosse incapace di scambiare un gesto di cordialità, era sicuramente un uomo che coltivava i rapporti umani. Apprezzavo di Italino la grande personalità e riconoscevo in lui una grande capacità nell’essere trascinatore e uomo di grande determinazione».

Mulazzani, l’uomo nato e cresciuto tra i mattoni, caparbio e fiero di una vita passata a far della sua passione un lavoro, ha lasciato un segno indelebile nell’edilizia di tutto il territorio. Solo a Pesaro tra gli anni ’70 e 2000 ha realizzato grandi opere: ricordiamo la VitriFrigo Arena (allora Bpa Palas ndr), l’Iper Rossini, il cinema multisala, Baia Flaminia Resort, il nuovo Tribunale, contribuendo allo sviluppo urbano e all’ammodernamento di Pesaro.

Dallo sviluppo alla grande crisi
Dagli anni ’70 alla grande crisi del 2008, Italino ha sviluppato la sua attività tra Pesaro e Rimini, costruendo davvero di tutto, grazie alla vittoria di appalti molto importanti, realizzando opere impossibili da dimenticare. Sono sue opere anche il fabbricato residenziale “Porta Ovest”, il centro residenziale “Gli alberi”, il centro residenziale e commerciale di via Mameli e sette chiese.

Nella vicina Cattolica, il centro commerciale dove ha sede la pasticceria Staccoli; a Riccione la trasformazione dell’ex albergo Smeraldo in via Ceccarini; a Rimini il residence Primavera, il Colosseo, il Palazzetto dello sport Rds Stadium, la viabilità e gli accessi al centro commerciale Le Befane, la sede Inail, fino alle vicissitudini giudiziarie tra il 2012 e il 2013 che gli faranno dichiarare il fallimento.

Infine il fallimento


Tutto era nato all’arrivo della grande crisi edilizia del 2008, che non ha risparmiato nemmeno la Mulazzani Italino spa (costituita nel 1991), ma Italino aveva fatto di tutto per salvare la sua azienda, lottando fino in fondo: «Sono una persona perbene e voglio dimostrarlo». “Italino Mulazzani…dialoghi tra gli ulivi” è una delle ultime opere letterarie del professor Ernesto Paleani, che ha raccontato la storia di un uomo, la sua famiglia e la sua impresa attraverso l’infanzia, la giovinezza, il matrimonio con Rina (la moglie), gli anni del boom economico, gli anni ’70, gli anni della svolta, gli anni ’80 e ’90, gli anni 2000, la vita oltre il lavoro: 185 pagine di storia dei territori “marchignoli” il termine coniato dal geografo Francesco Bonasera. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico