FERMIGNANO - Il sindaco di Fermignano, Emanuele Feduzi, ha dato l’annuncio nella sua pagina Facebook della doppia negatività del tampone dopo 41 giorni di isolamento...
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«Il 7 marzo dopo essere tornato da una lunga giornata di lavoro, arrivato a casa mi ero sentito addosso una strana spossatezza – racconta il sindaco - Ho immediatamente misurato la febbre e ho notato subito che questa saliva. Allarmato, in quanto avevo già fatto il vaccino antinfluenzale stagionale, ho chiamato subito il mio medico, che è anche il mio vice in giunta e, decisione comune, mi sono messo subito in isolamento precauzionale. Da li sono proseguiti altri 5 giorni con la febbre, debolezza e problemi digestivi. La forma che ho avuto per fortuna non è stata pesante».
Ben 41 giorni chiuso in quarantena a casa prima di poter esserne fuori. «Ho avuto molto tempo per pensare - prosegue - Per la positività ero abbastanza spaventato. Nel mio passato ho subito un intervento cardiaco molto importante e vedendo ciò che stava accadendo in giro, la mia preoccupazione era molto alta, inoltre avevo incontrato molte persone negli ultimi giorni. Avevamo anche 3 appuntamenti importanti: l’inaugurazione della scuola media che era appena finita di ristrutturare per 1 milione di euro; l’inaugurazione della nuova biblioteca e il “Palio della rana”. Le prime due, opere a cui tenevo tantissimo (ci abbiamo lavorato anni) abbiamo dovuto rinviarle per cause di forza maggiore. Il “Palio”, purtroppo, è stato posticipato a data da destinarsi».
Il virus il sindaco lo ha combattuto dunque in casa. «Con i classici rimedi dell’influenza: tachipirina, plasil, e lavaggi nasali». Tutto questo tempo? «La maggior parte della mia giornata la passavo al telefono o in videoconferenza, sono arrivato a farne 18 in una settimana, ho cercato insieme ai miei colleghi di organizzare più cose possibili grazie all’utilizzo delle varie piattaforme come “lifesize” o “zoom”. Ho cercato di partecipare a più tavoli tecnici possibili a livello locale, regionale e nazionale per cercare di portare il nostro contributo e rappresentare al meglio la nostra realtà».
Da oggi impegni istituzionali a 360°. «Tornerò operativo al 100% nel territorio - assicura -. Devo ringraziare veramente tantissima gente. Non mi sarei mai aspettato così tanta solidarietà e messaggi di auguri di pronta guarigione. Ringraziamenti particolari vanno alla mia famiglia, ai miei compagni di giunta e consiglio, a tutti i ragazzi dell’amministrazione, del gruppo comunale di protezione civile, Cri, Anc, carabinieri e polizia locale che mi hanno aiutato a gestire questa emergenza a cui non eravamo preparati. Da oggi l’obiettivo principale sarà la ripartenza. Ci aspettano tempi durissimi, con poche risorse da gestire. Dovremo reinventarci e dovremo ripartire da capo, non sarà semplice ma noi fermignanesi abbiamo tanta “tigna” e io ne ho da vendere». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico