I reagenti Covid scarseggiano e il laboratorio analisi va in tilt, ma da oggi ripartono i test

I reagenti Covid scarseggiano e il laboratorio analisi in tilt, ma da oggi ripartono i test
PESARO - Il blocco della processazione dei tamponi, sfiorato in questi giorni dal Laboratorio analisi di Marche Nord, dovrebbe rientrare tra oggi e domani. Alla base delle...

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PESARO - Il blocco della processazione dei tamponi, sfiorato in questi giorni dal Laboratorio analisi di Marche Nord, dovrebbe rientrare tra oggi e domani. Alla base delle difficoltà la mancanza di reagenti e il nuovo assetto della struttura, voluto dal direttore Maria Capalbo.

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La penuria di reagenti, condivisa con l’ospedale di Torrette, è legata alle forniture della Roche che garantisce il materiale in tutto il mondo e dunque risponde alle esigenze della pandemia oramai globale. E chi non ha accumulato scorte oggi si trova in difficoltà.

 

Lo stop del Laboratorio di Marche Nord fa la differenza non solo per l’Azienda ospedale visto che generalmente processa almeno un centinaio di tamponi che arrivano dall’Area vasta e in particolare dall’ospedale di Urbino, per un totale di circa 600 tamponi giornalieri. E se all’inizio dell’emergenza il lavoro di tamponamento riguardava sostanzialmente il personale sanitario e ovviamente l’attività del Pronto soccorso e l’esame su ogni paziente che accede all’ospedale, oggi grazie all’App Zerofile deve rispondere anche ai singoli cittadini.

Filiera interrotta

Da qualche giorno la filiera si è interrotta, richiedendo quindi il congelamento dei tamponi per preservarne l’attendibilità: tamponi che nei primi giorni possono essere congelati a meno 20 gradi ma superata la soglia richiedono una superprocessazione per la quale debbono essere congelati a meno 80 gradi. Una tecnica molto complessa e di difficile applicazione.
In questi giorni inoltre è stata implementata una modifica della piattaforma informatica che ha impresso ulteriori ritardi alla consegna degli esiti. Tanti i pazienti e i medici di base che hanno accusato questi ritardi, tenuto conto di cosa significa non ottenere la risposta sull’effettuazione di un tampone a livello di contagio, di tracciamento dei casi e di esigenze di lavoro. Situazioni emergenziali nelle quali si rischia di invalidare anche qualche tampone effettuato.
Nel tentativo di alleggerire il peso sul Laboratorio di Marche Nord la direzione ha stipulato un accordo con l’ospedale di Ascoli Piceno, in particolare con il reparto di Ematologia diretto dal professor Galieni, che ha dato sollievo alla struttura pesarese relativamente alle tipizzazioni linfocitarie. Una situazione emergenziale che starebbe appunto rientrando. Attualmente il Laboratorio Analisi non ha un responsabile tanto che è stato bandito il concorso per il nuovo dirigente ed è diretto dal facente funzioni Barbara Pieretti.

La conferma

La fine di questo stato di impasse è stata confermata dal segretario regionale della Fimmg, sindacato dei medici di medicina generale, che ha raccolto il disagio dei colleghi relativamente all’accesso alla piattaforma Asur per verificare l’esito dei tamponi dei propri pazienti praticamente fuori uso e in ordine al rallentamento degli esiti dei tamponi stessi. «Siamo in via di risoluzione - ha detto Massimo Magi - del problema verificatosi in Marche Nord». 


Quanto all’attuale curva dei contagi che registra una sorta di stabilizzazione il dottor Magi ha spiegato: «La grande differenza è attribuibile all’attività dei medici di base e delle squadre Usca che in questa fase della pandemia garantiscono una presenza sul territorio in grado anche di abbassare il numero dei ricoveri. «Ancora una volta - detto Magi - la sanità territoriale fa la differenza». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico