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COLLI AL METAURO - Baionetta, katana, quadri. Una spirale di furti dovuti alla ludopatia e alla cleptomania, secondo la difesa. Ma il giudice non ha accolto la perizia. Lui è un 58enne, residente a Colli al Metauro, arrestato lo scorso ottobre. I carabinieri lo avevano rintracciato e avevano trovato nel furgone una serie di oggetti sottratti dall’abitazione: pezzi di antiquariato (tra cui un lampadario e 3 candelabri), un’immagine sacra in ceramica e oggettistica in ottone e rame facente parte dell’arredamento.
Persino un impianto termoidraulico sradicato dal muro.
Il collezionista
Difeso dall’avvocato Emanuele Battista Terzanelli, il 58enne aveva detto al giudice di essere un collezionista e di aver preso nel tempo quegli oggetti. Quanto ai fucili, li avrebbe ricevuti da una terza persona. Il legale ha chiesto una perizia in quanto l’uomo sarebbe ludopatico e i furti sarebbero stati compiuti per mantenere il vizio del gioco e dovuto alla cleptomania. Ma il giudice non ha accolto l’istanza. L’uomo è stato condannato a 2 anni e 4 mesi di reclusione, oltre al risarcimento del danno di 7.500 euro. L’imputato, inoltre, ha verbalizzato le sue scuse formali nei confronti della parte civile costituitasi tramite l’avvocato Matis Macieri. L’uomo è in carcere.
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