Pesaro, cibo e acqua agli agricoltori in presidio con i trattori: «La gente è con noi, non ci fermiamo»

Pesaro, cibo e acqua agli agricoltori in presidio: «La gente è con noi, non ci fermiamo»
PESARO «Oltre ogni più rosea aspettativa». La soddisfazione degli agricoltori per la manifestazione di lunedì è evidente e questo clima da...

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PESARO «Oltre ogni più rosea aspettativa». La soddisfazione degli agricoltori per la manifestazione di lunedì è evidente e questo clima da entusiasmo per la battaglia che hanno iniziato. Ieri è continuato il presidio nel campo davanti all’inbringresso del casello dell’autostrada dove fino a venerdì resteranno, in accordo con la Prefettura e la Questura, almeno una trentina di trattori. Le pattuglie delle forze dell’ordine saranno sempre presenti a presidiare l’area. Alcuni agricoltori hanno passato la notte direttamente sul posto e i cittadini in solidarietà hanno portato loro anche cibo e qualcosa da bere.

 

Che cosa succede

Intanto è stata consegnato il documento con le richieste messe nero su bianco. Dopo il corteo di lunedì mattina infatti nel pomeriggio una rappresentanza di agricoltori è stata ricevuta dal prefetto Emanuela Saveria Greco che ha accolto il documento stilato dagli stessi e concordato qualche ora prima in assemblea.

L’accoglienza

«Il prefetto ci ha accolto molto bene e si è dimostrata molto sensibile alla nostra manifestazione - racconta l’imprenditore agricolo Federico Tiberi uno dei delegati – ha particolarmente apprezzato il fatto che sia stata una dimostrazione pacifica, senza incidenti e nel rispetto di tutte le regole concordate. Le abbiamo consegnato il documento che ha promesso sarà recapitato ai Ministri dell’Interno, dell’Agricoltura e al presidente del Consiglio dei Ministri». Nel documento sono state inserite le richieste della categoria che, ricordiamo, vanno da una necessaria revisione della Pac (Politica agricola comune) i cui regolamenti sono di difficile attuazione, c’è troppa burocrazia e poi la richiesta di partecipazione, da parte degli agricoltori, ai tavoli tecnici a Roma quando si decidono i regolamenti sul loro settore. Ancora il documento sottolinea la necessità di rivedere situazioni ritenute insensate come le rotazioni colturali imposte nei campi e il 4% di terreno da non coltivare ma soprattutto è da rivedere l’intera filiera in termini di percentuale dal momento che danneggia l’agricoltore con margini di guadagno molto bassi e prezzi al consumatore troppo alti.

«Chiediamo anche di vietare o almeno ridurre e controllare in modo stringente le importazioni che non seguono le nostre scrupolose norme sanitarie. I controlli nei porti o nei luoghi di ingresso devono essere fatti da laboratori pubblici e non privati per avere maggiore trasparenza». Nel documento interventi anche sulle etichette dei prodotti che devono essere chiare e semplici da leggere per il consumatore e da rivedere anche la gestione della fauna selvatica. Infine una richiesta anche sulla scuola affinchè venga inserita l’educazione alimentare sin dalla primaria.

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Corriere Adriatico