Che ribaltone a Piobbico: i brutti hanno un nuovo re. Ecco chi si è preso la corona

Che ribaltone a Piobbico: i brutti hanno un nuovo re
PIOBBICO  - Il ribaltone che non ti aspetti arriva inaspettatamente, rovesciando e azzerando un risultato che ormai si era consolidato da oltre un decennio, edizione dopo...

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PIOBBICO  - Il ribaltone che non ti aspetti arriva inaspettatamente, rovesciando e azzerando un risultato che ormai si era consolidato da oltre un decennio, edizione dopo edizione: Giannino Aluigi non è più il re dei brutti. Ieri a Piobbico non ce l’ha fatta a indossare per la dodicesima volta la corona del più brutto, e ha dovuto passarla, insieme a scettro e fascia a Mirko Martinelli, diventato il nuovo re per un pugno di voti. Non solo. Il camino della tradizionale casa della piazzetta Sant’Antonio, per rimanere in tema con l’impensabile esito delle elezioni, ha eruttato fumo rosso, invece di bianco. Come dire sorpresa nella sorpresa.

 


Comunque nel finale del corteo, certe dichiarazioni di Giannino Aluigi a chi gli chiedeva un commento sulla sua rielezione, tradivano un certo nervosismo sillabando: «Non posso dire nulla, perché questa volta è dura e sono certo che non ce la farò». E a quel punto non c’era stato bisogno di spremere I Sette Cervelli (a proposito grande successo): lo stesso Giannino sul palco più volte ha tradito la sua ansia e dopo aver premiato il presidente dei bambini Michelino e consegnato il premio No – Bel al giornalista statunitense del New York Time Barrett Swanson, ha dovuto passare titolo e consegne. Ma al di là del risultato finale è stata una grande festa, con un’allegria che straripava da tutte le parti e da tutti i pori delle centinaia di persone, assiepate un po’ ovunque.

E mentre I Sette Cervelli mandavano in delirio giovani e meno giovani, verso le 17 il corteo cominciava a sfilare per via Dante e per la viuzza che porta nella piazzetta della fumata; in testa il Bandino di Piobbico e una cornamusa della Scozia che precedeva una miriade di scatenati bambini, conturbanti ballerine brasiliane, con mini costumi, calamitavano gli sguardi. Dietro ancora l’auto scoperta con ancora Re Giannino a salutare amici e… nemici. Una grande festa, trattenuta per due anni dal Covid, e adesso la nuova elezione è letteralmente deflagrata con un boato tra gente che finalmente rideva e scherzava. Allegria e tanto vino, con il corteo che in ogni osteria faceva una pausa con la musica del Bandino.

Quindi l’annuncio del nome del nuovo re, al quale Giannino ha promesso fedeltà e impegno: «La tradizione – ha detto – continua e ci saranno da fare tante cose, che richiedono la massima volontà di tutti. Siamo arrivati quasi a 35mila soci e vorremmo aumentare di anno in anno, questo grande numero. Sono certo che Mirko Martinelli darà nuovi stimoli e anche nuove idee». Il nuovo presidente, da parte sua, un pochino emozionato, ha ringraziato tutti coloro che lo hanno votato, contento, di aver battuto finalmente l’amico Giannino, per tutti “La Belva”, dopo averci provato per tanti anni.

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Corriere Adriatico