Cattolica, dal conservatorio Rossini a Sanremo: la favole dei gemelli Dellai: «Noi, cantautori di provincia»

I gemelli Dellai, 24 anni
CATTOLICA  -  Un duo cattolichino sbarca al Festival di Sanremo, categoria “Nuove Proposte”. Si tratta dei fratelli gemelli Luca e Matteo Dellai (classe...

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CATTOLICA  -  Un duo cattolichino sbarca al Festival di Sanremo, categoria “Nuove Proposte”. Si tratta dei fratelli gemelli Luca e Matteo Dellai (classe ’96) che, dopo aver partecipato e superato la prima fase del concorso di Area Sanremo lo scorso dicembre, grazie al brano “Castelli di Carte”, poi ribattezzata “Io sono Luca”, arrivano a giocarsi la loro chance sul palcoscenico dei giovani talenti della musica. 

 

Luca, dopo aver frequentato il liceo musicale ha proseguito gli studi al Conservatorio Rossini di Pesaro, parallelamente ad un percorso di laurea in economia. Matteo, invece, interessato al mondo dell’architettura, ha continuato gli studi all’Università di Ferrara. Nonostante la distanza i due hanno sempre coltivato l’interesse per la musica, la scrittura e la composizione. «La passione per la musica c’è sempre stata, fin da piccoli. Non c’è una vera ragione nella scelta del nome, se non ricordo male, l’ipotesi di un nome d’arte non è nemmeno mai stata presa in considerazione – spiega Matteo -. L’idea di partecipare alle selezioni di Area Sanremo l’abbiamo avuta a fine estate. Ci sentivamo pronti, sapevamo che il pezzo poteva fare un po’ di strada e noi potevamo fare bene, però non ci aspettavamo di vincere. La canzone è nata quasi per gioco, avevo voglia di raccontarmi, e raccontarci un po’ di più del solito ed è arrivata “Castelli di Carte”, poi perfezionata con l’aiuto di Luca. Solo dopo la prima fase di selezione è cambiato il titolo, pensavamo che il brano avesse ancora qualcosa da esprimere, che ci fosse un non detto ma importante, è quindi è diventata “Io sono Luca - sottolinea Matteo -.Comunque, tra i due il bravo musicista è Luca, mentre io mi dedico alla parte canora. Luca ha frequentato il conservatorio, mentre io mi sono trovato a scrivere le canzoni senza mai aver studiato in maniera approfondita. Riesco ad accompagnarmi sia al piano che alla chitarra».



«Il nostro è uno stile che rimanda al cantautorato italiano, cercando di mantenere una certa dose di originalità, e dei suoni al passo con i tempi». Effetto lockdown: «La pandemia ci ha insegnato tanto, a marzo eravamo lontani, e proprio questa distanza ha fatto sorgere in noi il desiderio di riavvicinarci. Durante la fase di selezione invece siamo tornati a vivere insieme nella stessa casa. Tra le altre cose, durante le selezioni, i controlli ci sono stati e anche molto rigidi, giusto così, con la salute non si scherza». I due fratelli Dellai parlano anche del loro incontro con il sindaco di Cattolica: «Siamo stati convocati dal sindaco, è stato un bel incontro, ci siam fatti quattro chiacchiere come si farebbero davanti a un caffè. Non sappiamo se siamo diventati famosi a Cattolica, non ci pensiamo a queste cose, usciamo di rado per limitare i contatti, quindi per ora siamo semplicemente due ragazzi di provincia – concludono i Dellai -. Speriamo che Sanremo sia il nostro trampolino, gli studi li terremo sempre in tasca, ma è la musica che ci spinge ad alzarci da letto, sicuramente l’intenzione è quella di continuare a lungo su questa strada». La canzone “Io sono Luca” (Virgin Records), è già in rotazione radiofonica dal 5 febbraio.

 

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Corriere Adriatico