CATTOLICA - Un duo cattolichino sbarca al Festival di Sanremo, categoria “Nuove Proposte”. Si tratta dei fratelli gemelli Luca e Matteo Dellai (classe ’96) che, dopo aver partecipato e superato la prima fase del concorso di Area Sanremo lo scorso dicembre, grazie al brano “Castelli di Carte”, poi ribattezzata “Io sono Luca”, arrivano a giocarsi la loro chance sul palcoscenico dei giovani talenti della musica.
Luca, dopo aver frequentato il liceo musicale ha proseguito gli studi al Conservatorio Rossini di Pesaro, parallelamente ad un percorso di laurea in economia. Matteo, invece, interessato al mondo dell’architettura, ha continuato gli studi all’Università di Ferrara. Nonostante la distanza i due hanno sempre coltivato l’interesse per la musica, la scrittura e la composizione. «La passione per la musica c’è sempre stata, fin da piccoli. Non c’è una vera ragione nella scelta del nome, se non ricordo male, l’ipotesi di un nome d’arte non è nemmeno mai stata presa in considerazione – spiega Matteo -. L’idea di partecipare alle selezioni di Area Sanremo l’abbiamo avuta a fine estate. Ci sentivamo pronti, sapevamo che il pezzo poteva fare un po’ di strada e noi potevamo fare bene, però non ci aspettavamo di vincere. La canzone è nata quasi per gioco, avevo voglia di raccontarmi, e raccontarci un po’ di più del solito ed è arrivata “Castelli di Carte”, poi perfezionata con l’aiuto di Luca. Solo dopo la prima fase di selezione è cambiato il titolo, pensavamo che il brano avesse ancora qualcosa da esprimere, che ci fosse un non detto ma importante, è quindi è diventata “Io sono Luca - sottolinea Matteo -.Comunque, tra i due il bravo musicista è Luca, mentre io mi dedico alla parte canora. Luca ha frequentato il conservatorio, mentre io mi sono trovato a scrivere le canzoni senza mai aver studiato in maniera approfondita. Riesco ad accompagnarmi sia al piano che alla chitarra».
«Il nostro è uno stile che rimanda al cantautorato italiano, cercando di mantenere una certa dose di originalità, e dei suoni al passo con i tempi».