Chicca finisce in un dirupo durante una battuta di caccia, dopo una notte al freddo salvata dagli speleologi

Chicca finisce in un dirupo durante una battuta di caccia, dopo una notte al freddo salvata dagli speleologi
PESARO - Anche il giorno di Natale il Soccorso Alpino e Speleologico del Servizio Regionale Marche, è stato chiamato a dare supporto a persone e, nell’eccezione...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PESARO - Anche il giorno di Natale il Soccorso Alpino e Speleologico del Servizio Regionale Marche, è stato chiamato a dare supporto a persone e, nell’eccezione di oggi, ad animali in difficoltà in ambiente impervio. Si sono infatti da poco concluse le operazioni di recupero di Chicca, una cagnolina precipitata nella tarda giornata di ieri lungo uno dei dirupi che caratterizzano un intero costone del monte Carpegna.

Durante una battuta di caccia, il cane è precipitato lungo un canalone, non riuscendo più a raggiungerne la sommità dalla quale il padrone, disperato, la chiamava a gran voce. Di concerto con i Vigili del Fuoco del distaccamento di Macerata Feltria, è stato deciso di non intraprendere le operazioni di recupero sul calar della sera per motivi di sicurezza, data la presenza di molti massi in fase di distacco sul pendio eroso dalle piogge.

 

All’alba di oggi - 25 dicembre 2021 - invece, col favore della luce e dopo un breve briefing, gli operatori del Soccorso Alpino e Speleologico della Stazione di Pesaro e Urbino, accompagnati sulla verticale del precipizio da diversi cacciatori tra i quali il padrone della piccola cagnetta, hanno approntato una calata per portare un proprio tecnico alla perlustrazione del canale dove, richiamata dal proprietario, più a valle di circa settanta metri, la malcapitata latrava disperata imprigionata tra le sterpaglie, tutta bagnata ed impaurita. L’operatore, una volta assicurata la malcapitata, è stato recuperato dalla squadra alla sosta di partenza con tecniche alpinistiche e così il proprietario ha finalmente potuto abbracciare di nuovo la piccola in evidente stato di sofferenza.

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico