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CAGLI - Nuovo caso di avvelenamento di cani a Cagli. A farne le spese Nike, un golden retriver di 7 anni, con un’esperienza di cane da soccorso della Croce Rossa Italian e Jethro, border collie di 3 anni, compagni di vita di Gionna Rosati, morti avvelenati il giorno di Ferragosto.
«La mattina siamo usciti per il solito giro, sotto la mia supervisione, negli spazi esterni della nostra abitazione, in via Bruno Buozzi.
«Al ritorno dalla clinica, insieme a mia figlia, abbiamo ripercorso lo stesso giro fatto insieme ai cani e, all’interno della nostra proprietà, ho trovato una busta aperta di metaldeide, di solito usato come pesticida, il cui contenuto è stato inviato ad analizzare» continua la proprietaria, molto provata per l’accaduto, ma fermamente motivata a fare quanto possibile per trovare i responsabili invitando tutti coloro che possano aver visto o sentito qualcosa a rivolgersi al comando dei carabinieri forestali di Cagli. Si ricorda che, secondo l’articolo Art. 544 Bis del codice penale, “chiunque per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni”. Nel 2019, Cagli, fu protagonista di un fatto simile, quando, nell’arco di ventiquattro ore, vennero avvelenati e uccisi tre cani con bocconi avvelenati seminati nei pressi di alcune abitazioni, nella strada Cagli - Pergola.
Corriere Adriatico