«I miei cani avvelenati con il pesticida, aiutatemi a scoprire chi è stato»

«I miei cani avvelenati con il pesticida, aiutatemi a scoprire chi è stato»
CAGLI  - Nuovo caso di avvelenamento di cani a Cagli. A farne le spese Nike, un golden retriver di 7 anni, con un’esperienza di cane da soccorso della Croce Rossa...

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CAGLI  - Nuovo caso di avvelenamento di cani a Cagli. A farne le spese Nike, un golden retriver di 7 anni, con un’esperienza di cane da soccorso della Croce Rossa Italian e Jethro, border collie di 3 anni, compagni di vita di Gionna Rosati, morti avvelenati il giorno di Ferragosto.

 

«La mattina siamo usciti per il solito giro, sotto la mia supervisione, negli spazi esterni della nostra abitazione, in via Bruno Buozzi. Abbiamo ripetuto lo stesso giro nel tardo pomeriggio» commenta la proprietaria Gianna affranta. Intorno alle ventuno i cani, uno dopo l’altro, hanno iniziato ad avere le convulsioni. Tempestiva la corsa alla clinica veterinaria di Fanum Fortunae, nella quale i medici hanno confermato che si trattasse di avvelenamento da metaldeide, dando poche speranza alla proprietaria e a sua figlia. I due animali, arrivati in condizioni disperate, sono stati sottoposti a lavanda gastrica e sono stati portati in coma farmacologico. Vista l’ingente quantità di veleno ingerita, ogni tentativo di salvarli, purtroppo, è stato vano. Durante la notte entrambi i cani sono deceduti. La proprietaria ha provveduto a formalizzare regolare denuncia al comando dei carabinieri forestali di Cagli e c’è un’indagine in corso.

«Al ritorno dalla clinica, insieme a mia figlia, abbiamo ripercorso lo stesso giro fatto insieme ai cani e, all’interno della nostra proprietà, ho trovato una busta aperta di metaldeide, di solito usato come pesticida, il cui contenuto è stato inviato ad analizzare» continua la proprietaria, molto provata per l’accaduto, ma fermamente motivata a fare quanto possibile per trovare i responsabili invitando tutti coloro che possano aver visto o sentito qualcosa a rivolgersi al comando dei carabinieri forestali di Cagli. Si ricorda che, secondo l’articolo Art. 544 Bis del codice penale, “chiunque per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni”. Nel 2019, Cagli, fu protagonista di un fatto simile, quando, nell’arco di ventiquattro ore, vennero avvelenati e uccisi tre cani con bocconi avvelenati seminati nei pressi di alcune abitazioni, nella strada Cagli - Pergola.
 

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Corriere Adriatico