Terreni del monte Catria in ginocchio: nuova bomba d'acqua allaga i campi

CAGLI - Il maltempo si accaniscecontro l'entroterra. Quarantacinque mm di pioggia caduti in 45 minuti. Il Monte Catria vittima indifesa dell’ennesima bomba d’acqua...

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CAGLI - Il maltempo si accaniscecontro l'entroterra. Quarantacinque mm di pioggia caduti in 45 minuti. Il Monte Catria vittima indifesa dell’ennesima bomba d’acqua che, ieri nel primo pomeriggio, ha colpito pesantemente il versante frontonese e serrano e, in una misura minore, Cagli. Nella città del torrione, l’allarme è scattato per qualche garage ma non è stato richiesto l’intervento di pompe idrovore mentre non si contano gli smottamenti negli altri due piccoli comuni dove i vigili del fuoco della caserma di Cagli sono dovuti intervenire. Come nella strada che sale al monte dietro all'Hotel Daino od ancora in una casa in località Poggetto.

 
«Lo dico da diversi mesi ma ogni giorno è sempre più eclatante - interviene il Sindaco di Frontone, Daniele Tagnani -. Finché l’intero territorio non sarà messo in sicurezza e considerato come un unicum ambientale, è impossibile uscire da questa triste situazione. Dobbiamo prendere atto che il clima - ribadisce - non sta cambiando ma è cambiato. Il che significa mettere in moto politiche strategiche di difesa del territorio che implicano magari una nuova ingegneria per tutelare le strade, le proprietà, le attività economiche, le aziende agricole. Dal 15 settembre, viviamo nell’ansia e se non troviamo insieme delle soluzioni, temo che andrà ad incrementare il grave problema dello spopolamento. Un abbandono che genererà altri gravi danni ambientali».
Marco Pigna, giovane agricoltore in località Podere di Serra Sant’Abbondio, 40 ettari dedicati al grano, all’orzo, ai ceci, all’erba medica e anche alle patate di montagna è demoralizzato. Confida: «Se finora avevo perso l’80% dei raccolti, penso che adesso le perdite sono del 100% e nei ristori non possono nemmeno sperare. Non riguardano le attività agricole». Per settimane, ha rinforzato le scarpate, liberato i fossi, intubato le acque piovane e ricostruito i canali di regimazione. «Lavori che avevano retto e piuttosto bene alle piogge di queste ultime settimane ma non potevano resistere a quest'ultima violentissima bomba d’acqua».
Sul posto sono immediatamente intervenuti gli uomini del servizio viabilità della Provincia di Pesaro e Urbino. «Ci siamo concentrati sulla Sp149 - spiega Damiano Bartocetti, il responsabile dell’area -. Collega Serra Sant’Abbondio a Poggetto. Per fortuna si trattava di ghiaia e di terra e non ci sono danni strutturali». Tuttavia, non nasconde che è preoccupato: «Il maltempo è diventato una regola a cui dobbiamo rispondere dal punto di vista delle infrastrutture con delle soluzioni».


Anche per il Sindaco Ludovico Caverni, alla luce degli eventi meteo, il comprensorio del Catria ha bisogno di una nuova pianificazione. «Nella start up e-Yummy a Poggetto specializzata nell'agroalimentare tipico è stata la presenza di uno dei titolari ad aver evitato che i danni fossero maggiori. Con delle tavole ha limitato l’allagamento ma non possiamo continuare così ed essere tenuti sotto scacco al maltempo. Siamo in una zona che è diventata estremamente sensibile più di altre ai cambiamenti climatici, abbiamo bisogno quindi di investimenti e di agevolazioni per chi fa impresa e chi decide di vivere qui». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico