Fano, variante per il supermercato di Centinarola bocciata per un voto: il centrosinistra si sfalda, il Pd spaccato

Variante per il supermercato di Centinarola bocciata per un voto: il centrosinistra si sfalda, il Pd spaccato. Nella foto l'area agricola acquistata già nel 2018 a un prezzo supervalutato almeno 6 volte
FANO - Sono volate parole grosse ieri sera in consiglio comunale quando è giunto in discussione il punto all’ordine del giorno relativo alla variante di Centinarola...

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FANO - Sono volate parole grosse ieri sera in consiglio comunale quando è giunto in discussione il punto all’ordine del giorno relativo alla variante di Centinarola al Prg, relativa a un nuovo supermercato, che poco dopo le 22 al settimo passaggio in consiglio comunale per un solo voto di scarto 9 favorevoli, 10 contrari e 1 astenuto, non è stata approvata.

 

Contestata l’operazione

C’è chi ha parlato di “affarismo di bassa lega” come la consigliera di FdI Lucia Tarsi in relazione a un'operazione urbanistica che ha visto già 5 anni fa l'acquisto dell'area agricola a un prezzo supervalutato di almeno 6 volte. C’è chi ha considerato la scuola, così come trattata dalla giunta Seri, “merce di scambio”, come Gianluca Ilari capogruppo della Lega e chi ha sancito come “non accettabile la commistione tra istituzioni e partito” così come si è pronunciato Tommaso Mazzanti, capogruppo del movimento 5 Stelle, che si è riferito alle dichiarazioni del costruttore Iacone.

Fatto sta che non solo il consiglio, ma anche il Partito democratico maggior partito di maggioranza, è apparso spaccato. Le divisioni interne sono state chiaramente annunciate in sede di dibattito dalla capogruppo Agnese Giacomoni, lei stessa contraria alla variante, così come si era espressa pubblicamente in precedenza.

Le critiche di Giacomoni

«Se la giunta ritiene prioritario un ampliamento della scuola esistente a Centinarola o la costruzione di una nuova sede per venire incontro a reali esigenze del quartiere, è il pubblico che deve attivarsi. Non è accettabile che tale intervento costituisca un lasciapassare per favorire un’operazione commerciale finanziaria. Fano città dei bambini non può consentire che la realizzazione di una scuola, quale esigenza prioritaria dei bambini, possa dipendere da una contrattazione».

Ad appoggiare la delibera di giunta, invece, è intervenuto Federico Perini del Pd, il quale ha lanciato il monito di non demonizzare le varianti con opere compensative (in questo l’allargamento della scuola in cambio del supermercato), in quanto abitualmente usate da tutte le amministrazioni e, piuttosto, ha invitato i consiglieri a valutare l’utilità pubblica.

Ecco le scelte individuali

La delibera è stata votata a favore dal sindaco Seri e dai consiglieri di centrosinistra Cipriani, Valori, Pagnetti, Borioni, Nicolelli, Fumante, Perini, Marchegiani; contrari: Serfilippi, Scopelliti, Ilari e Magrini della Lega, Mazzanti, Panaroni e Fontana del M5S, Giacomoni, Lucioli del Pd e Luzi della lista di sinistra In Comune, astenuta Cecchetelli, la presidente del consiglio del Pd. Sono usciti dai banchi Tarsi, Pierpaoli di FdI e Pedini del gruppo misto. Assenti fin dall’inizio Carboni e Clini della maggioranza.

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Corriere Adriatico