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TERRE ROVERESCHE - Acque molto agitate tra i Comuni di Terre Roveresche e di Fano a causa del biodigestore. «La procedura indetta dal Comune di Fano relativa alla manifestazione di interesse per realizzare e gestore un digestore anaerobico con la successiva compartecipazione “azionaria” di Aset spa, nei risvolti che ha preso nelle ultime ore, risulta un grave sgarbo istituzionale nei confronti del nostro Comune - ha esordito in conferenza stampa il sindaco di Terre Roveresche Antonio Sebastianelli -. Mi riferisco alla negoziazione che lo stesso Comune ha attivato con alcuni dei partecipanti alla procedura compresa Feronia che ha ricevuto l’8 luglio l’autorizzazione dalla Provincia di Pesaro e Urbino per la costruzione e l’esercizio del biodigestore a Barchi».
I rilievi su Feronia
La vicenda si complica. «Oltre ai ripetuti no del consiglio comunale alla realizzazione dell’impianto, questo Comune presenterà ricorso al Tar Marche avverso il rilascio dell’autorizzazione».
Quanto alla procedura del Comune di Fano «abbiamo deciso di presentare una serie di esposti all’Anac, all’Autorità garante della concorrenza e del mercato e alla procura generale Marche della Corte dei conti». «Dall’analisi della documentazione - ha sottolineato il consulente dottor Michele Tomasetti - emergono molte criticità nella procedura legate alla non coerenza con la programmazione sovraordinata dei rifiuti; al rispetto della normativa sulla concorrenza e sui principi di economicità ed efficienza dell’azione amministrativa. Ci sono poi quelle legate all’istruttoria degli atti di chi è deputato dal Comune di Fano».
L’obiettivo del profitto
Il sindaco ha ribadito che il progetto di finanza per l’ex discarica della Comunità montana del Metauro «è solo uno specchietto per le allodole». Ha concluso dicendo che «non vorremmo che il Comune di Fano, per risolvere i propri problemi, compreso il fatto di non aver dato seguito a quanto scritto nel Piano regionale dei rifiuti del 2015 e garantire l’equilibrio del proprio bilancio, come dichiarato nel verbale 4 del 29.06.2020 della commissione garanzia e controllo, voglia calpestare i diritti di un’altra comunità. Per questo ci ritroveremo a Fano mercoledì 20 luglio per la manifestazione contro il biodigestore a Barchi». Una vicenda complessa e articolata che dà da pensare.
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Corriere Adriatico