Biodigestore, oltre 5mila firme di protesta. Appello ad Aguzzi:«Il sito lo scelga la Regione»

Il rendering del biodigestore anaerobico
VALLEFOGLIA - Talacchio di Vallefoglia, Canavaccio di Urbino, Fano o Pesaro: secondo la Regione qual è il sito migliore per il biodigestore? La consigliera regionale del Pd...

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VALLEFOGLIA - Talacchio di Vallefoglia, Canavaccio di Urbino, Fano o Pesaro: secondo la Regione qual è il sito migliore per il biodigestore? La consigliera regionale del Pd Micaela Vitri spariglia il dibattito sul mega impianto per la produzione di biometano e fertilizzante per l’agricoltura, tramite la lavorazione di rifiuti organici e potature, e a sorpresa investe della questione l’assessore regionale all’igiene ambientale, a cui compete la redazione del nuovo piano regionale dei rifiuti.

 

L’interrogazione
Lo fa con un’interrogazione protocollata giovedì scorso, con la quale chiede «l’orientamento dell’amministrazione regionale in merito alla necessità di realizzare un biodigestore nella provincia di Pesaro e Urbino e al sito della sua eventuale collocazione». L’iniziativa risente della forte opposizione popolare a Vallefoglia al progetto della società Green Factory (emanazione di Marche Multiservizi), che prevede la costruzione nell’area industriale di Talacchio di un impianto capace di trattare 105mila tonnellate all’anno di rifiuti (segnatamente 75mila tonnellate della frazione organica dei rifiuti urbani: una quantità tripla rispetto a quella prodotta in provincia).

Oltre 5mila firme contrarie
L’associazione Diversamente ha raccolto oltre 5mila firme di protesta, in un comune che conta 15mila abitanti. Nell’interrogazione si sottolinea «la mobilitazione di residenti con petizioni e la formazione di comitati spontanei contrari al progetto» in tutte le località in cui è stato ipotizzato l’impianto. «Sono preoccupata perché dobbiamo ascoltare la voce dei residenti - sottolinea Micaela Vitri -, c’è un disagio reale nel territorio anche a causa di precedenti emissioni e fetore provenienti da impianti a biogas già presenti. Personalmente non sono contraria a un digestore anaerobico ma ho delle perplessità su questo progetto nella piana di Talacchio, soprattutto perché è sovradimensionato».

Il parere vincolante


Nell’atto Vitri sottolinea la partecipazione della Regione alla conferenza dei servizi convocata dalla Provincia per l’autorizzazione dell’impianto di Green Factory. «La Regione deve esprimere in quella sede un parere vincolante - osserva la consigliera del Pd -. Siccome l’assessore Aguzzi nel dibattito consiliare del 12 gennaio scorso si è dichiarato a favore del progetto di Marche Multiservizi è giusto anche che dica qual è secondo lui il sito migliore». L’iniziativa assume un valore contingente incisivo, perché Aguzzi ha appena avviato i confronti per la redazione del nuovo piano dei rifiuti, evidenziando proprio la carenza di impiantistica. «Perciò - riflette Vitri - la Regione ora dovrebbe resettare l’iter autorizzativo per Talacchio e riprendere quella programmazione pubblica su dimensioni, caratteristiche e localizzazione dell’impianto, che in passato è mancata, per una scelta responsabile e condivisa». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico