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FANO Il progetto esecutivo della nuova biblioteca Federiciana è un’eredità che la giunta fanese uscente lascia alla prossima amministrazione comunale. Nelle casse dell’ente locale 2 milioni e mezzo, provenienti dal piano Pnrr, per un investimento complessivo stimato in 10 milioni e mezzo. Ora l’ente locale punta a individuare partner privati che possano co-finanziare l’opera.
Lo studio Cucinella
Non è da escludere, però, che la cifra da reperire sia inferiore a 8 milioni di euro. L’amministrazione comunale potrebbe infatti recuperare i 5 milioni dedicati al completamento della strada interquartieri, ormai decaduto. Presentato ieri, nella sala ipogea della mediateca Memo, il progetto esecutivo della nuova biblioteca Federiciana, che l’amministrazione fanese ha approvato nelle 24 ore precedenti.
Lo ha presentato, nella sua filosofia e negli aspetti salienti, l’architetto Michele Olivieri dello studio Mario Cucinella Architects, che ha lavorato su recupero e ampliamento della biblioteca in via Castracane.
Le vetrate
La nuova biblioteca come punto di contatto tra centro storico e mare, con le sue vetrate che spingono lo sguardo fino agli Orti, alla spiaggia di Sassonia, al porto e alla distesa dell’Adriatico. L’edificio sorgerà al posto dell’attuale palazzina utilizzata anche dall’Archivio di Stato e avrà «tre distinti elementi: lo spazio del sapere, l’involucro e lo spazio pubblico», che consisterà in una piazzetta per piccoli eventi, leggere e studiare all’aperto.
Lo spazio pubblico sarà realizzato dov’è ora il parcheggio interno della polizia locale.
La facciata tondeggiante e a vetro è forse l’elemento più appariscente dell'involucro. «Uno scrigno trasparente», l’ha definito Olivieri, che garantirà ai frequentatori «un’illuminazione naturale ottimale» grazie alla sua esposizione verso Nord-Ovest. La nuova biblioteca sarà in organica estensione della Federiciana.
Gli spazi
Quanto agli spazi del sapere, si tratta di un piano terra per «sala conferenze, accoglienza e servizi», più tre terrazze interne: altrettante originali sale di lettura. Previsti inoltre una terrazza panoramica e il caveau sotterraneo, in cui preservare libri e volumi. Il progetto prevede inoltre la riorganizzazione degli uffici e dei preziosi scritti raccolti fin dalla seconda metà del XVII secolo nella Federiciana. Sarà preservata la sala dei Globi. Il sindaco Massimo Seri ha parlato di «un progetto straordinario, che guarda al mondo», e ha ringraziato Fondazione Montanari, «compagna del percorso» che porta alla nuova biblioteca.
Mascarin: «Iter virtuoso»
L’assessore Barbara Brunori ha aggiunto che è «previsto l’abbattimento delle barriere fisiche», mentre il collega di giunta, Samuele Mascarin, ha specificato: «L’approvazione del progetto esecutivo è il felice punto di arrivo di un percorso virtuoso. Consentirà di avviare la manifestazione d’interesse, fondamentale per reperire nuove e ulteriori risorse».
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