Baglioni, Mattarella e Vuelle: lo stress test della Vitrifrigo Arena in 96 ore di fuoco a Pesaro. Pieri: «Una sfida, ma siamo pronti»

PESARO Ha 28 anni di vita "l'astronave" della Torraccia. Mai nella sua storia, disseminata di eventi sportivi e non, convegni, concerti, ha dovuto confrontarsi con...

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PESARO Ha 28 anni di vita "l'astronave" della Torraccia. Mai nella sua storia, disseminata di eventi sportivi e non, convegni, concerti, ha dovuto confrontarsi con il "test" che la attende a partire da domani e fino a domenica. Sei eventi (tre se accorpiamo la giornata evento della Capitale della cultura) in quattro giorni, «dovremo fare un lavoro straordinario, mai accaduto prima per questo impianto», rimarca il presidente Aspes Spa Luca Pieri quella che potremmo definire "la prova del nove", senza precedenti, per la logistica organizzativa della Vitrifrigo Arena: Baglioni, Mattarella, Max Gazzè, Casadei, Rosa Chemical, Vuelle.

 

Via uno dentro l’altro

Via uno, dentro l'altro, con il cronometro sempre alla mano, per le squadre di tecnici, staff organizzativi, produzioni e tutti quelli chiamati a far funzionare una macchina che dovrà girare senza alcun inceppo in quelle "96 ore di fuoco". Montare e smontare i palchi (e il parquet nell'ultimo cambio), mettere e togliere le sedute, mettere e togliere gli strumenti e attrezzature, fare entrare e uscire le persone dal palas per sei volte (quattro volte soltanto nella giornata del 20 giugno). Aggiungiamoci anche il sound-check prima di ogni evento. Alla mente torna quanto accaduto a maggio di due anni fa, con la staffetta Tecnocasa-gara3 della Vuelle ai play-off contro Bologna. «Abbiamo avuto in quella e altre occasioni due o tre eventi uno dietro l'altro senza pause, ma nel weekend sarà un'altra cosa». Insomma, niente a che vedere con il passato. Dalla giornata inaugurale con Pavarotti nel lontano 1996 ad oggi, la Vitrifrigo Arena si ritroverà ad affrontare "una prima volta" per la mole di lavoro da allestire in un fazzoletto di giornate. Ma andiamo più nel dettaglio. Si parte domani sera alle 21 con il concerto di Claudio Baglioni, che oltretutto proprio a Pesaro ha deciso di esordire nel suo tour "A tutto cuore". E quindi la data nella nostra città sarà importante per lui e il suo entourage. «Il montaggio delle strutture per il concerto di Baglioni è già iniziato - riferisce il presidente della società che gestisce la Vitrifrigo Arena - Appena finirà il concerto giovedì, intorno a mezzanotte, e non appena saranno usciti gli spettatori, le squadre collegate all'evento musicale smonteranno tutto e alle sei di venerdì mattina devono far sì che la struttura sia completamente vuota».

Ma quale pausa

Una pausa? Macchè, il Capo dello Stato incombe. «In contemporanea con l'uscita delle squadre di Baglioni, le altre squadre per la Capitale della Cultura inizieranno subito a montare il palco e le scenografie per gli eventi del 20 gennaio». Si arriva così, dopo più di un giorno di lavoro, a sabato mattina. La cerimonia per Pesaro 2024 con l'intervento del Presidente della Repubblica, davanti a 8000 persone. «Poi, appena sarà conclusa la cerimonia inaugurale, si cambierà di nuovo - continua Pieri - toglieremo una parte delle seggiole, verrà montato sul palco tutto quello che servirà per il concerto di Max Gazzè. E anche in questo caso ci saranno al lavoro squadre esterne, collegate alla produzione degli eventi, con un coordinamento molto forte. Esce Gazzè, si cambiano tutti gli strumenti, entra la produzione dell'Orchestra Casadei, esce ed entra di nuovo il pubblico. E teniamo conto che per ogni concerto va fatta la prova del suono dei nuovi strumenti». Ma non è finita. «Il concerto di Rosa Chemical, il dj set e alle tre di notte, quando tutto sarà finito, smonteremo tutto, il palco, ogni scenografia e a quel punto entreranno in azione le nostre squadre per montare il parquet e l'allestimento della partita di basket. Pensate che domenica alle 11 di mattina Milano deve potersi allenare nel palas, come è previsto dall'organizzazione del campionato di serie A. Ce la faremo». Domenica alle 18,30 Vuelle-Olimpia. Poi, finalmente, un po' di riposo. Fino al prossimo evento.

Lo sforzo

«Siamo contenti che il sindaco e l'organizzazione di Pesaro 2024 abbiano compreso lo sforzo che attende noi e l'Arena - conclude Pieri - sarà un grande lavoro di coordinamento da parte della struttura e dell'azienda. Va un plauso a tutti coloro che già stanno lavorando e che lavoreranno nei prossimi giorni, alla riuscita di tutti gli eventi. Faremo di tutto affinchè le cose vadano nel migliore modo possibile».

 

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Corriere Adriatico