Esibizionista, effetto psicosi: segnalato in chat nuovo avvistamento con tentativo di violenza. Sindaco di Cartoceto e carabinieri smentiscono

Esibizionista, effetto psicosi: segnalato in chat nuovo avvistamento con tentativo di violenza. Sindaco di Cartoceto e carabinieri smentiscono
CARTOCETO - La squallida storia dell’esibizionista sta provocando una psicosi collettiva. Ieri mattina è stato messo in rete sul gruppo whatsapp genericamente...

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CARTOCETO - La squallida storia dell’esibizionista sta provocando una psicosi collettiva. Ieri mattina è stato messo in rete sul gruppo whatsapp genericamente indicato “delle scuole” un audio a dir poco inquietante.

La corsa nel parco

Una signora riferisce che alle 18 di mercoledì l’uomo ricercato dai carabinieri per aver mostrato le parti intime sabato scorso ad alcune bambine e bambini a Pian di Rose, Fossombrone e Ponte degli Alberi, ha cercato di violentare il proprio nipote nel parco di Lucrezia.

Il sindaco

«Ho ricevuto anch’io quell’audio - commenta sconcertato il sindaco di Cartoceto Enrico Rossi -. Ho subito allertato i servizi sociali, preso contatto con il comando territoriale dei carabinieri a Saltara di Colli al Metauro e chiesto dettagliate informazioni al comandante della polizia locale. Ma quell’audio risulta completamente privo di fondamento, può solo procurare allarme sociale ingiustificato perché le forze dell’ordine hanno ribadito che nel parco di Lucrezia, per buona fortuna, non è successo assolutamente nulla. È stato solo visto un ragazzo che correva e che all’improvviso ha perso una felpa che ha recuperato. Tutto qui».

L’allarme via chat, dunque, risulta falso, come confermano anche i carabinieri. «Si rimane basiti di fronte a fenomeni di questo genere così gravi, stante oltretutto una situazione generale di forte preoccupazione», sottolinea il sindaco Rossi.

La targa sbagliata

Sono risultate infondate «anche le segnalazioni relative alla targa dell’utilitaria utilizzata dall’esibizionista. Inoltre, si erano sparse voci incontrollate su un’auto che procedeva con fare sospetto a detta di qualche leone da tastiera. Ebbene altro non era che una donna alla guida che procedeva con estrema prudenza. Siamo all’inverosimile nell’utilizzo dei social media - conclude il sindaco- dove ognuno si sente libero di scrivere o dire quello che gli passa per la testa». Ora si attendono gli esiti delle indagini in corso dei carabinieri.

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Corriere Adriatico