OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
FANO - L’assemblea nel circolo ricreativo a Cuccurano, nella serata dell’altro ieri, è il punto di ripartenza nella battaglia per recuperare il progetto originario della ciclovia, quello lungo il binario della vecchia tratta ferrata Fano Urbino. È il cosiddetto progetto Biancani, dal cognome del consigliere regionale che l’ha promosso, bocciato però dall’attuale giunta di centrodestra.
Una serie di criticità
L’assemblea convocata dal Pd ha invece contestato su tutta la linea la nuova soluzione, definita «arzigogolata, dispendiosa e inutile: non risponde alla richiesta di un percorso sicuro per i ciclisti e non è attrattivo per i turisti». Elencata una serie di criticità e la principale è individuata a Sant’Orso, in via Galilei. «Ci sono tratti al buio, senza illuminazione pubblica; altri che passano in mezzo ai campi; un altro ancora, lungo la strada Flaminia, separato dal traffico a motore solo da una riga sull’asfalto; una zona di sosta è individuata a ridosso della centrale elettrica», si è specificato dal tavolo dei relatori, cui sedevano il consigliere regionale Andrea Biancani, la capogruppo in consiglio comunale Agnese Giacomoni, il segretario del Pd fanese, Tommaso Della Dora, ed Enrico Tosi del comitato ciclovia del Metauro.
C'era anche Ceriscioli
Tra il pubblico il vice sindaco Cristian Fanesi, l’assessore comunale Dimitri Tinti, l’ex presidente della Regione, Luca Ceriscioli, l’ex presidente dell’assemblea marchigiana, Renato Claudio Minardi, e il presidente dell’associazione Fano ForBici, Eugenio Cassiani.
Il finanziamento maggiore
Al momento è finanziato con 6 milioni e mezzo: «Due e mezzo solo per il ponte tra Vallato e Sant’Orso, più altri 476.000 euro per gli espropri». Il ponte è considerato l’unica, ma insufficiente, nota positiva. Biancani ha annunciato di avere presentato un’interrogazione per chiedere quale sia l’esito dello studio «commissionato nel 2019 sul ripristino della linea ferroviaria Fano Urbino» e una richiesta di accesso agli atti per verificare se siano stati persi i 4 milioni e mezzo del finanziamento iniziale: «La scadenza era il 31 dicembre scorso».
L’ipotesi del ricorso
Il gruppo Pd solleciterà il consiglio comunale a chiedere a Rfi il permesso di realizzare un percorso ciclabile lungo il tratto fanese della vecchia ferrovia. Tra il pubblico si sono ipotizzate nuove iniziative di protesta, insieme con un eventuale esposto alla Corte dei Conti contro il progetto dell’attuale giunta regionale, che sta creando malumore per gli espropri. Queste ipotesi saranno valutate nei prossimi giorni. Critiche anche al sindaco Massimo Seri («Non ha fatto sinergia con gli altri Comuni») ed esplicita presa di distanza dalla scelta di approvare la ciclovia della Regione, non condivisa dalla delegazione del Pd in giunta.
Leggi l'articolo completo suCorriere Adriatico