Maxi discarica, una folla dice no: 500 all'assemblea a Gallo. Sotto accusa il business dei rifiuti di Marche Multiservizi

Maxi discarica, una folla dice no: 500 all'assemblea a Gallo. Sotto accusa il business dei rifiuti di Marche Multiservizi
PETRIANO - Partecipata, determinata e anche arrabbiata: l’assemblea convocata dall’associazione Diversamente lunedì sera a Gallo di Petriano per discutere...

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PETRIANO - Partecipata, determinata e anche arrabbiata: l’assemblea convocata dall’associazione Diversamente lunedì sera a Gallo di Petriano per discutere dell’impianto di smaltimento dei rifiuti speciali progettato a Riceci ha richiamato una folla interessata e vibrante.


  Al tavolo da sinistra Vantaggi, Torcoletti, Gianangeli, Fabbrizioli e Grondacci

Circa 500 persone hanno stipato il centro civico formando fisicamente un muro che ha rilanciato idealmente il titolo dell’incontro: “Discarica, no grazie”. Alcuni sono rimasti fuori dove le voci della sala sono state diffuse con un altoparlante.  

L’incontro di 3 ore e mezzo

Per 3 ore e mezzo, tra gli interventi dei relatori e il successivo confronto con il pubblico tramite le domande, non si è solamente analizzato il progetto per smaltire in 25 anni 5 milioni di tonnellate di rifiuti speciali non pericolosi in un caratteristico paesaggio marchigiano in vista di Urbino, con le sue implicazioni su salute, ambiente e territorio.

Attraverso i dati tratti dalla documentazione pubblicata dalla Provincia, alla quale la società Aurora di Rimini ha presentato l’istanza di autorizzazione, e i precedenti iter affini si è messa in discussione soprattutto la politica dei rifiuti nella provincia pesarese (in modo traversale considerando i successivi interventi dei politici: Toccaceli e Cannas di FdI, Santi del Pd, Ferraro del M5S, Carrabs dei Verdi, Rossi dei Civici e l’ex sindaco Passeri). Sotto accusa in particolare il business praticato da Marche Multiservizi (che partecipa ora al progetto al 40%) con una gestione delle discariche finalizzata al profitto e priva di trasparenza, nonostante il gestore pesarese dei servizi pubblici locali del gruppo Hera sia partecipato per la maggioranza del capitale dagli enti locali del territorio.

I giornalisti non graditi

Significativa in tal senso è la presentazione del progetto da parte della società proponente prevista domani alle 10,30 in località Ca’ Virginia di Borgo Massano: per partecipare occorre avere l’invito e i giornalisti non sono graditi, come ha precisato il membro urbinate del consiglio di amministrazione Baccio Fiaccarini dopo aver consultato il presidente di Marche Multiservizi Pierotti. 

Torcoletti, presidente di Diversamente, ha sottolineato che la discarica di Riceci avrebbe una capienza superiore alla metà di tutte le 9 discariche ora in esercizio nelle Marche, pari a 11 volte il volume del Duomo di Milano.

I camion fino a Trento

I camion necessari per trasportare 200mila tonnellate di rifiuti all’anno messi in fila formerebbero un serpentone di 395 chilometri che arriverebbe da Gallo a Trento. Torcoletti ha richiamato la battaglia contro il biodigestore di Talacchio, impianto che per Mms ha le stesse motivazioni aziendali, ricordando il riempimento accelerato con rifiuti produttivi delle discariche di Ca’ Lucio e Ca’ Asprete autorizzato dall’Autorità territoriale d’ambito per reperire fondi utili a costruire un impianto Tmb, che però non è mai stato realizzato.

L’attivista Gianangeli ha rilevato che per la loro efficacia le politiche ambientali non possono essere associate al profitto. Il giurista ambientale Grondacci ha definito inadeguati sia il sito sia le motivazioni del progetto.

Gli effetti su salute e ambiente

Il medico per l’ambiente Vantaggi ha riportato gli studi epidemiologici che dimostrano gli effetti delle discariche su ambiente e salute delle persone. Il sindaco Fabbrizioli ha invitato i cittadini a mobilitarsi contro l’impianto perché sulla partecipazione si deciderà l’esito di questa battaglia civica. Il video dell’assemblea è disponibile sulla pagina Fb di Diversamente.

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Corriere Adriatico