Asp, la Regione blocca l’iter per la trasformazione: ecco cosa sta succedendo

Asp, la Regione blocca l’iter per la trasformazione: ecco cosa sta succedendo. Nella foto, da sinistra, Breccia, Avaltroni, Tinti, Barbetta, Guidarelli e Zenobi
FANO Non hanno nascosto la loro delusione, intravvedendo anche una manovra di carattere politico nella decisione della Regione Marche di sospendere il procedimento amministrativo...

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FANO Non hanno nascosto la loro delusione, intravvedendo anche una manovra di carattere politico nella decisione della Regione Marche di sospendere il procedimento amministrativo per la trasformazione dell’Ambito territoriale sociale 6 in azienda pubblica di servizi alla persona per fermare la nomina del manager. Sono i sindaci che fanno parte del comitato che gestisce l’Ambito fanese che avevano già intrapreso il percorso, approvato dai 9 consigli comunali.

 

Ora la Regione ha deciso di cambiare le carte in tavola bloccando l’iter fino al 30 giugno 2024 con un emendamento approvato in commissione alla legge di bilancio. Preoccupati sono il presidente del comitato assessore del Comune di Fano Dimitri Tinti, i sindaci di Monte Porzio Giovanni Breccia, di Fratte Rosa Alessandro Avaltroni, di Pergola Simona Guidarelli, di Mondavio Mirco Zenobi e il consigliere delegato di Terre Roveresche Luciano Barbetta. Assenti San Costanzo, San Lorenzo in Campo e Mondolfo. «Appena avuta questa notizia – ha evidenziato il presidente dell’Ats 6 Dimitri Tinti -, abbiamo concordato di percorrere il canale del dialogo tra istituzioni inviando una lettera al presidente della giunta regionale Acquaroli, al presidente dell’assemblea legislativa Latini e ai componenti della commissione consiliare competente con cui abbiamo chiesto che venga rispettata l’autonomia degli enti locali, riconosciuta dal Titolo V della Costituzione, legittimamente espressa dai 9 C.comuni dell’Ambito sociale attraverso l’approvazione dei rispettivi consigli comunali.

«La giustificazione -continua Tinti - della mancata coincidenza degli ambiti sociali con i distretti sanitari sembra più un pretesto, sia perché nel nostro contesto accorpare Ambito 6 e Ambito 7 sarebbe auspicabile, sia perché rappresenta una prerogativa della stessa Regione Marche che avrebbe dovuto realizzare entro la fine del 2023».

 

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Corriere Adriatico