Pesaro, al Miralfiore scontro tra gli ambientalisti e l'assessore Belloni: arrivano i carabinieri forestali

La rete delle associazioni: l'attuale gestione è uno scempio. La replica: in visita 300 persone entusiaste

Pesaro, alla visita al Miralfiore arrivano anche i carabinieri forestali
PESARO Il Miralfiore è un parco di battaglia, il “battlefield” verde dove si consuma un conflitto sempre più acceso tra la galassia ambientalista e...

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PESARO Il Miralfiore è un parco di battaglia, il “battlefield” verde dove si consuma un conflitto sempre più acceso tra la galassia ambientalista e l’assessore Enzo Belloni come rimarcano anche i divisivi e recenti sviluppi. L’ultimo scontro giusto ieri mattina quando, insieme ai numerosi partecipanti accorsi alla giornata di visite organizzata dal Comune, si sono materializzati anche alcuni carabinieri forestali. 


Botta e risposta


Il reparto ambientale dell’ Arma era stato chiamato dai rappresentanti della Voce del Miralfiore, la rete di associazioni (Gruppo Zero, Italia Nostra, Lupus in fabula, Circolo Rosso e Verde, Wwf, Lipu, Movimento Sostenibilità, Equità e Solidarietà) che sta rigettando in toto l’attuale gestione bollandola come «uno scempio»: dal taglio degli alberi all’inserimento di animali finendo per puntare il dito contro gli «allontanamenti di chi si è speso per la tutela del parco, in quanto la competenza rappresenta uno sgradito ostacolo» (il naturalista Andrea Fazi). 
Ieri nello specifico gli ambientalisti, alcuni dei quali presenti sul posto, contestavano l’organizzazione della visita in un’area protetta in periodo di nidificazione. «Sì a un certo punto sono arrivati i carabinieri forestali - conferma l’assessore all’Operatività Belloni - hanno girato per il Miralfiore ma non mi pare che abbiano rilevato o verbalizzato nulla, almeno non in mia presenza, vedremo se nei prossimi giorni verrà comunicato qualcosa al Comune o meno. Per il momento mi limito a rispondere agli attacchi con il successo della mattinata che è poi quello che conta. Abbiamo avuto oltre 300 pesaresi, davvero tanta gente e tutta entusiasta. Anche se qualcuno lo voleva impedire è andata benissimo». La visita durava tre ore, dalle 9 alle 12, e su tre ettari di area protetta i presenti si sono alternati a gruppi di 15, accompagnati dai volontari della protezione civile che ne hanno regolato l’afflusso. «Abbiamo mostrato quello che si poteva - continua - preservando le zone dove si sta nidificando. Ma l’entusiasmo delle famiglie è stato tale che dal prossimo mese confermiamo le aperture, ogni prima domenica del mese, la mattina. Lo faremo sempre a piccoli gruppi per non disturbare gli animali e in concomitanza con Miraviglia – Mercanti in gioco». 


Liberate i pesci


Perché, aggiunge Belloni, «a fronte delle polemiche di alcuni, abbiamo avuto un ritorno di gratitudine inaspettato e da parte di chi ancora non conosceva tale meraviglia. Chi ci ha raggiunto ci ha ringraziato: è entrato curioso e ne è uscito felice». E cita una studentessa, Flavia Famulariche ieri mattina ha raggiunto uno dei tre laghetti per “liberare” Ulisse e Agenore, i due pesci rossi che non poteva più tenere nell’acquario di casa.
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Corriere Adriatico