Pesaro, pulizia graffiti: «Abbiamo ripulito i palazzi imbrattati ma mancano i soldi per pagarci».

Pesaro, pulizia graffiti: «Abbiamo ripulito i palazzi imbrattati ma mancano i soldi per pagarci».
PESARO L’intervento di pulizia dei graffiti che imbrattavano i muri del complesso di Largo Mamiani, è stato uno dei primissimi interventi nel febbraio scorso contro...

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PESARO L’intervento di pulizia dei graffiti che imbrattavano i muri del complesso di Largo Mamiani, è stato uno dei primissimi interventi nel febbraio scorso contro il degrado promosso dall’Osservatorio comunale per il decoro e la valorizzazione del centro storico. A intervento completato peccato però che il condominio non abbia a tutt’oggi trovato le risorse per corrispondere quanto dovuto a Franco Cenerelli artista e collaboratore dell’associazione Regresso Arti.

 


E adesso?

«Nessun interessamento da mesi neppure da parte del Comune - spiega rammaricato - eppure la stessa Amministrazione è in affitto in quello stabile». Al piano terra ci sono i servizi dell’Anagrafe e il biglietto da visita con scritte e imbrattamenti non era certo dei più felici. «Dopo la profonda e anche complessa ripulitura di facciata e porzioni laterali della sede degli uffici demografici - spiega - ho inviato fattura all’amministrazione condominiale di Largo Mamiani, ma non ho più saputo nulla. Alla richiesta di spiegazioni, mi sono sentito rispondere dalla segreteria che il condominio Mamiani non ha liquidità per pagare l’intervento. Ricordo anche che pochi mesi prima Andrea Corradi presidente di Regresso Arti, era stato chiamato dal Comune a collaborare per riportare decoro su edifici imbrattati pubblici e non, del centro storico».

«Il caso della sede del condominio di Largo Mamiani - prosegue - ha dell’incredibile tanto più che potremo stipulare con condominio e Comune una convenzione a importo agevolato per la pulizia offrendo nel caso la possibilità di un secondo intervento gratuito. Per esempio a distanza di solo pochi mesi lo stesso stabile di Largo Mamiani avrebbe bisogno di una seconda pulizia». Tra l’altro l’associazione Regresso Arti chiede da tempo che gli possa venire una sede dignitosa. Gli assessori Enzo Belloni e Francesca Frenquellucci si sono attivati proponendo un locale all’ex mattatoio ma la soluzione è stata ritenuta non idonea rispetto alle esigenze del sodalizio che da anni si occupa di ripulire gli edifici imbrattati. Infine una stoccata polemica: «Noi abbiamo fatto un lavoro di ripulitura in edificio dove ci sono uffici pubblici e non siamo stati ancora pagati, però l’Amministrazione comunale trova i fondi per i murales in centro, ripetendo e allargando un bando per cui già la prima volta non ci sono stati interessamenti. Non sarebbe il caso di utilizzare quei fondi più che per la street art per ripulire gli edifici da certe brutture? Altrimenti il rischio è quello di certi tappeti colorati sotto cui nascondere la sporcizia». Il riferimento è al bando, ora allargato a tutto il centro storico, attraverso cui il Comune cerca proprietari interessati a “prestare” per 25 anni le facciate dei loro edifici per realizzare dei murales: un’iniziativa che rientra all’interno dei fondi previsti dal bando Pinqua sulla qualità dell’abitare vinto dal Comune per riqualificare l’asse che da via Passeri arriva a via Castelfidardo. Il secondo bando scadrà lunedì.
 

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Corriere Adriatico