Villa Marina, il grande flop: deserta anche la nuova asta

Villa Marina, il grande flop: deserta anche la nuova asta
IL CASOPESARO Villa Marina, zero offerte, quattro aste deserte e ora l'Inps si prende una pausa per trovare una nuova strategia. Niente da fare dunque nemmeno con ieri con una...

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IL CASO
PESARO Villa Marina, zero offerte, quattro aste deserte e ora l'Inps si prende una pausa per trovare una nuova strategia. Niente da fare dunque nemmeno con ieri con una base d'asta ridotta. Il futuro di Villa Marina, e di conseguenza dello sviluppo turistico della zona mare a ponente, ripiombano nell'oblio. C'erano aspettative importanti sull'asta per la vendita di Villa Marina, il complesso in disuso di viale Trieste, abbandonato da tempo.

Le aspettative
Aspettative che nascevano dal fatto che c'erano stati interessamenti da parte di gruppi cinesi e russi, ma anche italiani. Ieri alle 12 scadevano i termini per presentare offerte, e nessuno di quegli interessamenti si è tramutato in buste chiuse con una proposta d'acquisto. Allo studio del notaio Emilia Costabile di Urbania, allo scoccare del mezzogiorno, è arrivata la doccia fredda: zero offerte. Tradotto, asta deserta, tutto da rifare. Ma questa volta l'Inps, proprietaria dello stabile, dovrebbe prendersi un po' più di tempo per riflettere sul da farsi e decidere come procedere per fare uscire l'ex colonia, e i comparti circostanti, dal tunnel dell'incuria e degrado. Ricordiamo che Villa Marina è ormai senza più alcuna attività non solo nella parte dell'ex colonia, ma anche in quella dell'ex impianto sportivo, e della ex Pesaro Studi, con la dismissione dell'università. Erano due i blocchi in vendita nell'asta di ieri, la quarta, dopo le prime tre deserte: l'Inps ha tentato di alienare i 12 mila e 542 metri quadri del comparto con la colonia, ex scuola, convitto, piscina, per un valore di 6milioni e 550 mila euro. E il secondo lotto, per 2,6 milioni di euro, relativi alla zona sportiva, sull'altro lato di viale Trieste, che non è più utilizzata dopo il fallimento dell'ultimo gestore.
Il fallimento
Rispetto alle precedenti aste, con valori superiori a 17 milioni di euro, si è scesi fino a circa 9 milioni di euro, anche se uno dei tre blocchi, quello della ex Pesaro Studi, non è stato messo nuovamente più in vendita. Per quanto riguarda le possibili destinazioni del complesso, che a questo punto diventano sempre più incerte, l'allora presidente Inps Tito Boeri, aveva annunciato, durante le celebrazioni per i 120 anni della previdenza, che Villa Marina sarebbe potuta rientrare tra i 22 immobili in disuso dell'istituto, destinati a diventare residenze per anziani. Magra consolazione, la copertura con i teli, che servono almeno per nascondere la bruttura sottostante. In alcuni punti laterali, però, il vento, che in riva al mare nei mesi invernali tira molto forte, e le altre intemperie, hanno spinto quest'estate turisti e bagnanti a segnalare teli stracciati e sporchi, poi risistemati dall'Inps.
Le ordinanze
Poco più di due anni fa il Comune aveva emesso l'ordinanza, nella quale veniva indicato ai proprietari di superare la situazione di grave incuria del complesso edilizio, comportante pregiudizio al decoro e alla vivibilità urbana, mediante l'installazione di ponteggi e impalcature o altre modalità equivalenti opportunamente schermate da teli o pannelli. Il passo è stato fatto, ma il salto per la svolta di Vila Marina appare immensamente lungo per concludersi in tempi brevi.

Thomas Delbianco
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Corriere Adriatico